Bellinzonese

Bellinzona, in corsa con Branda anche due Pc e una Giso

L'Unità di sinistra mira a confermare due seggi in Municipio: oltre al sindaco candidati Bang, Ay, Lucchini, Boscolo, Malacrida Nembrini e Tami Gianola

Mario Branda (Ti-Press)
23 dicembre 2019
|

A Bellinzona col rinnovato accordo tra Partito socialista e Partito comunista, l’Unità di sinistra (che conta anche Gioventù socialista e indipendenti) ha scelto i sette candidati al Municipio in vista delle lezioni comunali del 5 aprile 2020. Ad accompagnare Mario Branda (sindaco da due legislature) sono proposti Massimiliano Ay, segretario cantonale del Pc e granconsigliere; Henrik Bang, ingegnere forestale e dal gennaio 2020 direttore del candidato Parco naturale regionale della Val Calanca, nonché granconsigliere e consigliere comunale; Lisa Boscolo (Giso), studente in sociologia all’Università di Friborgo, consigliera comunale, vicepresidente Ps Bellinzona; Alessandro Lucchini (Partito comunista) economista, coordinatore di Okkio, consigliere comunale e vice-segretario cantonale del Pc; Martina Malacrida Nembrini, laureata in storia del cinema e storia contemporanea, lavora presso la Fondazione Sasso Corbaro e per progetti culturali in Burkina Faso, presidente del Ps di Bellinzona; e Nathalie Tami Gianola, laureata in lettere, insegnante di storia, vicedirettrice scuole medie Acquarossa, membro della direzione cantonale del Ps.

'Esperienza, freschezza e propositività'

“Si tratta di nominativi importanti che sapranno portare esperienza, freschezza e proporre un approccio propositivo per affrontare le sfide e le opportunità che attendono il futuro della Città”, annota il Ps in un comunicato: “Le varie sensibilità dell’intera area progressista sono rappresentate in questa lista nella certezza che la ricchezza di sfumature differenti - unite tuttavia da solidi e concreti intenti politici comuni - siano una vera forza”. Non figurano in lista, ricordiamo, i Verdi avendo l'assemblea deciso di schierarsi insieme al Forum alternativo per costituire una lista della Sinistra alternativa. Lista, quest'ultima, di cui non fa parte il Movimento per il socialismo che, com'è successo per il Ps, ha dovuto incassato il 'niet' dei Verdi. L'Mps correrà quindi da solo insieme al Pop (Partito operaio popolare).

Collaborare con l'area rosso-verde

Con questa squadra per l’esecutivo e con la lista unita anche per il Consiglio comunale – prosegue il Ps – l’Unità di sinistra si prefigge di confermare il sindacato, i due seggi in Municipio (oggi il secondo è occupato da Roberto Malacrida, che non si ripresenta dopo due legislature) e consolidare le proprie posizioni in Consiglio comunale per poter, collaborando con tutta l’area rosso-verde, “avere la forza necessaria non solo per proseguire il buon lavoro fatto finora, ma anzi per imprimere un 'cambiamento di passo' agli importanti progetti sociali, ambientali, economici e culturali necessari per Bellinzona”. La capitale del Ticino “non è un’isola ed è quindi importante inserire le dinamiche comunali in un contesto più ampio caratterizzato dalla dirompente energia che ha portato alle recenti soddisfazioni elettorali, sia a livello federale che cantonale”. I candidati comunisti sono da ritenersi definitivi mentre la lista definitiva per quanto riguarda i cinque nomi socialisti dovrà essere confermata dall’assemblea della sezione di Bellinzona prevista il 16 gennaio 2020, ore 20, al Cinema Forum.

Le incognite

La domanda è: ce la farà l'Unità di sinistra a confermare gli attuali due seggi? Con l'avvento dell'aggregazione, che ha coinvolto diversi ex Comuni di fede liberale-radicale, nel 2017 la lista ha visto ridurre da tre a due i posti occupati in Municipio. Mentre nel quartiere centrale ha raggiunto il 32,2% dei volti di lista, nella città aggregata si è fermata al 27,6%. Che rappresenta però una cifra considerevole vista, appunto, la forza liberale storicamente diffusa nel territorio. A fare da locomotiva, oltre a Branda, anche Roberto Malacrida che nell'arco di due legislature ha raggiunto nell'urna risultati brillanti. Considerata la voglia in casa Lega e Udc di raddoppiare i seggi, l'obiettivo Plr di confermarne tre e del Ppd di confermare l'attuale, i compagni di viaggio di Branda dovranno dimostrare di saper remare per ottenerne due.