Bellinzonese

Comunali 2021 Bellinzona, l'Unità di sinistra apre le danze

Ribadita la volontà di lista aperta all'area progressista e ambientalista. A meno di sorprese, la lista per il Municipio non dovrebbe cambiare

I sette politici in corsa per il Municipio la scorsa primavera (Ti-Press)
16 settembre 2020
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Settembre tempo di prime mosse in vista del rinnovo dei poteri comunali in Ticino, previsto la prossima primavera dopo l'annullamento per Covid delle elezioni 2020. A Bellinzona la prima formazione a lanciare segnali è la lista Unità di sinistra che vede schierati insieme Partito socialista (Ps), Gioventù socialista (Giso), Partito comunista (Pc) e indipendenti. “Si consolida l’intesa”, scrivono in un comunicato congiunto Ps e Pc. L'attuale formazone, che conta la poltrona di sindaco e di un municipale (Roberto Malacrida che ha deciso di non ricandidarsi) nonché 13 consiglieri comunali, “correrà compatta anche per la prossima legislatura”. E conferma anche quest'anno la volontà di “tenere aperta la nostra coalizione, che vuol essere la più plurale possibile, a tutte le altre forze politiche del campo rosso-verde”. Alcune delle quali, ricordiamo, l'anno scorso avevano risposto picche, a cominciare soprattutto dai Verdi e dal Forum alternativo, mentre in casa Mps-Pop il discorso nemmeno si pone per totale incompatibilità (eufemismo).

Verdi e Forum alternativo rispondono picche

Ieri sera vi è stato un incontro informale fra Unità di sinistra, Verdi e Forum alternativo; la prima attende ora una risposta ufficiale dalle altre due formazioni prima di avviare l'iter di eventuale riconferma della lista formalizzata a inizio 2020. Sempre informalmente, Verdi e Forum alternativo hanno ribadito già ieri l'impossibilità di allearsi con un Ps “che durante tutta la legislatura – riferisce alla 'Regione' il verde Ronnie David – ha politicamente sostenuto le politiche del Plr”. Dalla pianificazione del territorio e il suo utilizzo al futuro delle Officine Ffs, fino alle questioni finanziarie, è lungo l'elenco di temi su cui è maturata la rottura fra Verdi e Ps, dopo che i primi alle Comunali 2017 avevano candidato proprio lo stesso David al Municipio al fianco di Branda e degli altri esponenti della sinistra. Una 'love story' durata lo spazio di qualche mese della corrente legislatura. Discorso chiuso dunque? L’Unità di sinistra lascia per ora aperta la porta del dialogo confidando in un ripensamento che sembra tuttavia attualmente escluso. Unità di sinistra – prosegue il comunicato Ps-Pc – che “vuole mettere in campo le varie anime dell’area progressista ed ecologista cittadina con un approccio propositivo, per cogliere le sfide che attendono il futuro di Bellinzona in ambito sociale, sanitario, economico, ecologico e culturale con quell’energia e quella vitalità ideale che la sinistra sa dimostrare quando lavora unita e senza personalismi, mettendo al centro i bisogni degli esseri umani in equilibrio con l’ambiente prima dei profitti”.

I sette nomi per l'Esecutivo

La lista di sette candidati al Municipio, ricordiamo, la scorsa primavera era formata oltre che dal sindaco uscente Mario Branda anche da Massimiliano Ay, segretario cantonale del Pc e granconsigliere; Henrik Bang, ingegnere forestale e dal gennaio 2020 direttore del Parco naturale regionale della Val Calanca, nonché granconsigliere e consigliere comunale; Lisa Boscolo (Giso), studente in sociologia all’Università di Friborgo, consigliera comunale, co-vicepresidente Ps Bellinzona; Alessandro Lucchini (Partito comunista) economista, coordinatore di Okkio, consigliere comunale e vice-segretario cantonale del Pc; Martina Malacrida Nembrini, laureata in storia del cinema e storia contemporanea, lavora presso la Fondazione Sasso Corbaro e per progetti culturali in Burkina Faso, presidente del Ps di Bellinzona; e Nathalie Tami Gianola, laureata in lettere, insegnante di storia, vicedirettrice scuole medie Acquarossa, membro della direzione cantonale del Ps.