I Socialisti bellinzonesi, registrata l'uscita dei Verdi dall'Unità di sinistra, ottengono la conferma dei Comunisti
“C'è sempre stata collaborazione e rispetto reciproco e, quando i nostri consiglieri comunali - prima Massimiliano Ay e ora Alessandro Lucchini - non erano d'accordo con le valutazioni del Ps, hanno sempre potuto esporsi in piena indipendenza”. Così si apre il comunicato della sezione bellinzonese del Partito Comunista intitolato “Unire una sinistra propositiva e non declamatoria”. Pur constatando, su diversi temi dell’ultima legislatura, la difficoltà nelle relazioni tra due partiti che “non hanno votato compatti su decisioni strategiche di importanza centrale per la Città” – il riferimento è in particolare alla nuova cassa pensione per i dipendenti comunali e l’accordo con le Ffs sulle Officine – il Pc prende atto che "i tempi sono maturi per portare avanti in maniera propositiva delle posizioni del gruppo in Consiglio Comunale", anche quando esse dovessero essere "essere in contrasto con le esigenze della collegialità municipale"; che il Pc è "lontano dall'opposizione meramente declamatoria contro tutto e tutti del Movimento per il Socialismo e non può condividere la deriva settaria che non facilita il compito di costruire assieme un'alternativa politica capace di incidere nel governo della Nuova Bellinzona".
Il Pc, inoltre, prende atto della decisione dei Verdi di Bellinzona di uscire dall'Unità di Sinistra "senza nemmeno una riunione congiunta di area per tirare un bilancio di legislatura", ritenendo la modalità "non costruttiva" e in antitesi con i risultati federali, che "hanno dimostrato come la popolazione abbia premiato una sinistra rosso-verde unita. L'ottimo risultato della lista composta da PC, Verdi e Forum Alternativo avrebbe creato i presupposti per ridiscutere un'unità con il PS basata su equilibri diversi". Il partito sottolinea ancora le "importanti conquiste sociali e ambientali", per poi concentrarsi sui progetti cittadini da portare avanti "con un rinnovato spirito unitario e propositivo": in questo senso s'inseriscono le carenze "ormai strutturali" dell'attuale Ospedale San Giovanni di Bellinzona, la necessità di "avanzare nella costruzione del nuovo nosocomio ai Saleggi", la nuova Casa della Cultura presso il vecchio Ospedale di Ravecchia che "va realizzata con la garanzia che – oltre che a beneficio delle consolidate società e associazioni storiche cittadine – si favorisca una cultura popolare sul modello dello Spazio Elle di Locarno e La Filanda di Mendrisio".
Quanto alle Officine, pur non avendo condiviso quella scelta, il Pc dichiara la necessità di "prendere atto che il popolo ha deciso di liberare dall'attività industriale il sedime attualmente utilizzato dalle Officine", motivo per il quale "occorre che questo spazio diventi un modello di vivere socialmente ed ecologicamente all'avanguardia, con alloggi a pigione moderata ed ecologicamente performanti". Coerente con "la nostra impostazione unitaria e il nostro ruolo di opposizione propositiva che rifugge dalla concezione meramente declamatoria di certi movimenti", il partito ha deciso di rilanciare la lista "Unità di Sinistra" con il Partito Socialista.