Importante, per i comunisti ticinesi, un'unità a sinistra per fronteggiare l'offensiva delle destre
Il Partito comunista strizza l'occhio al Ps, in vista del prossimo rinnovo dei poteri cantonali e lo fa con “un sentimento misto di responsabilità e preoccupazione" poiché “per la sinistra in senso ampio, tale rinnovo non sembra per ora poggiare su premesse molto rassicuranti". In una nota stampa il Pc aggiunge: “A fronte di una crescente offensiva delle destre, nonché di una gravosa dispersione delle forze progressiste (Pc, Mps-Pop e Verdi), con le quali non risulta il Ps sia ancora pervenuto a delle intese, siamo dell’avviso sussista infatti un rischio concreto di vedere compromessa una significativa rappresentanza delle seconde a tutti i livelli istituzionali. In tale delicato contesto, consapevoli delle conseguenze politiche e sociali che una simile perdita di terreno comporterebbe, consideriamo perciò ineludibile il rilancio di un discorso sulla politica delle alleanze a sinistra”. Alla luce di quanto sopra, il Partito Comunista “si dichiara aperto alla possibilità di costruire, partendo da una piattaforma comune e dalla presenza di un suo candidato, un’alleanza elettorale con il Partito Socialista per la corsa al Consiglio di Stato. Qualora ipotesi di collaborazione comparabili non potessero venire assecondate saremo tuttavia pronti, oltre che malauguratamente costretti, a presentare una nostra lista sia per il parlamento, sia per il governo: per il bene della sinistra tutta, a privilegiare questa opzione non saremo comunque certamente noi. Con questa apertura intendiamo ribadire pertanto la nostra disponibilità verso quelle convergenze unitarie che, nel rispetto delle diverse sensibilità che le compongono, siano capaci di portare avanti anche puntualmente un progetto politico progressivo e condiviso”.