Respinto dagli ecologisti, il Movimento per il socialismo critica e rilancia: già al lavoro sulla lista con Pop e Indipendenti
Esprime "rammarico" il Movimento per il socialismo (Mps) per il nuovo rifiuto – il secondo dopo quello del 2017 – opposto dai Verdi di Bellinzona alla proposta di costituire una lista comune sia per il Municipio che per il Consiglio comunale in vista delle elezioni della prossima primavera. In una nota diramata oggi, il partito critica gli ecologisti cittadini e fa sapere di aver già avviato da qualche settimana i lavori preparatori per la presentazione della lista Mps-Pop-Indipendenti.
Come noto, i Verdi bellinzonesi non hanno ceduto alle lusinghe dell'Mps. L'opzione lista unitaria d’opposizione Verdi/Mps ha ottenuto zero voti all'assemblea straordinaria della sezione svoltasi ieri alla Casa del popolo a Bellinzona. Il comitato sezionale dei Verdi ha invece ricevuto il mandato di contattare il Forum alternativo e il Partito comunista per creare una lista unica della Sinistra alternativa. La soluzione è stata preferita anche a quella che prevedeva una riedizione dell'alleanza del 2017 con il Ps del sindaco Mario Branda.
L’Mps deplora il "cambiamento di orientamento" dei Verdi, che tre anni fa avevano condiviso la lista per il Municipio con il Ps "festeggiando e inneggiando ad una 'nuova era' con l’elezione" di Branda a sindaco. Le scelte odierne, si legge nella nota, "mostrano quanto quella decisione (...) fosse profondamente sbagliata". Il nuovo Municipio, infatti, ha condotto "una politica che poco ha a che vedere con preoccupazioni di ordine sociale e ambientale, tutto incentrato sull’alleanza social-liberale".
L’Mps fa sapere di voler continuare la sua "battaglia d’opposizione" portata avanti negli ultimi tre anni.