Giubiasco, polemica per il controllo della velocità eseguito venerdì dalla Polcom. Ma il comandante ribadisce: 'Il limite 30 c'è per motivi evidentissimi'
Il ‘radar-cassetta’, atto secondo e atto terzo. Dopo l’episodio di meta settembre, quando era finito in polemica il controllo della velocità effettuato dalla Polizia comunale di Bellinzona all’inizio della tirata di Camorino pochi metri prima del cartello segnaletico di fine 50 km/h, ora a far storcere il naso a più di un automobilista è il controllo effettuato venerdì pomeriggio lungo il Viale 1814 di Giubiasco, proprio quando il Mercato coperto che si affaccia sulla stessa strada stava riempiendosi di gente diretta all’inaugurazione della fiera cantonale dei prodotti agroalimentari ‘Sapori e Saperi’. Il malcontento si è diffuso rapidamente fra i presenti: infatti qualcuno è stato pizzicato, come a metà settembre era capitato a Camorino alla vettura sulla quale viaggiava il consigliere di Stato Norman Gobbi. Allora il comandante della Polcom Ivano Beltraminelli aveva evidenziato che il tratto in questione, sebbene largo e lanciato verso la ‘tirata’, è oggi caratterizzato da molte attività i cui accessi veicolari mal si conciliano con velocità sostenute.
Quanto a Giubiasco, il comandante rimanda alle serate pubbliche che il Municipio ha organizzato nelle ultime settimane nei 13 quartieri: «Ovunque vi sia un intenso traffico pendolare – spiega Beltraminelli alla ‘Regione’ – la popolazione reclama perché troppi furbetti transitano a velocità sostenute lungo strade di quartiere con limite ridotto a 30 km/h. È il caso di Viale 1814, dove oltre a molte abitazioni e al Mercato coperto vi sono il cimitero con la chiesa di San Giobbe, un asilo nido, una scuola elementare, un centro per anziani e una scuola superiore». Ma il controllo radar, obiettiamo, è stato fatto proprio in un momento di traffico intenso indotto anche da una manifestazione a forte richiamo; perciò la tesi che si sia voluto cogliere l’occasione per far cassetta non sembra essere troppo strampalata. «La concomitanza radar-fiera non è stata voluta», assicura il comandante: «In quel comparto non è il primo controllo che effettuiamo, proprio perché sappiamo che il traffico parassitario in determinati momenti della giornata diventa intenso e insidioso. E comunque, più della concomitanza non voluta radar-fiera, a far riflettere chi reclama dovrebbe essere il fatto che il limite di 30 km/h orari sia stato superato da più di un automobilista, non da ultimo proprio da chi si stava recando alla fiera e avrebbe doppiamente dovuto adottare in quel posto un atteggiamento prudente».
Si diceva, all’inizio, ‘radar-cassetta’ atto terzo. Alla ‘Regione’ è stata segnalata una recente postazione con pistola radar piazzata all’entrata di Lumino, proprio dove scatta il 50 km/h, a 200 metri dalle prime abitazioni. «Non si è trattato di un nostro controllo», spiega il comandante della Polcom rinviando la decisione alla Polizia cantonale. Il lettore reclamava anche per il fatto che quella postazione esulasse da quelle preannunciate dalla PolTi il venerdì per la settimana successiva. L’utilizzo dell’apparecchio in questione – annota tuttavia Beltraminelli – viene fatto al di fuori di quella lista ed esclusivamente per cogliere sul fatto pirati ‘della strada’ di cui sono noti il comportamento e il luogo d’azione grazie anche alle segnalazioni degli abitanti. Va da sé che alla fine la pistola-radar intercetta anche i non pirati che, nell'occasione, hanno comunque il piede un po’ pesante.