Bellinzonese

Claro: 'Il centro paese è un caos'

Continuano gli incontri del Municipio di Bellinzona con i quartieri. Critiche e suggerimenti anche da ex rappresentanti dell'Esecutivo

Ti-Press
26 settembre 2019
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"Manca un progetto di riqualifica del centro paese". Il centro paese è stato (perdonate il gioco di parole) al centro della serata d'incontro ieri sera tra il Municipio della nuova Bellinzona e la popolazione. A sollevare il tema l'ex municipale di Claro Tarcisio Bullo, il quale è intervenuto tra l'ottantina di presenti rimarcando la necessità di mettere ordine dal punto di vista urbanistico al nucleo centrale, che comprende scuole, ex casa comunale, chiesa, alcuni commerci. Gli hanno fatto eco diversi cittadini preoccupati per la viabilità di alcune zone centrali sempre più sotto pressione e la sicurezza degli utenti della strada (in particolare dei bambini che si recano alle scuole). "Sei strade che confluiscono nell'incrocio, macchine dappertutto, marciapiede mancante, mancanza di visibilità, procedure di esproprio di terreni bloccate da anni", sono alcuni degli elementi emersi. Una suggestione è giunta dall'ex sindaco Roberto Keller, il quale ha auspicato controlli radar nella zona 30, come avveniva prima dell'aggregazione, "per fermare chi circola in maniera scellerata". Una proposta che il capodicastero Sicurezza Andrea Bersani sottoporrà al Comando di polizia. Per fare ordine dal punto di vista urbanistico invece, il capodicastero Territorio e mobilità Simone Gianini ha spiegato che bisogna attendere la revisione del Piano regolatore di Claro con il Piano del traffico, in attesa di approvazione da parte del Consiglio di Stato e su cui pendono alcuni ricorsi. Un altro strumento utile sarà il Masterplan che comprende la visione della Città nel 2040 e che coinvolge tutti i quartieri, Claro compreso.

Nuova opzione per lo sportello postale

Durante la serata è emersa una novità riguardo la decisione della Posta formalizzata negli scorsi mesi di chiudere l'ufficio postale in questo quartiere. Il Municipio è ancora in attesa di conoscere l'esito del ricorso che ha interposto all'autorità di vigilanza della Confederazione sul mercato postale anche se, come ha sottolineato il sindaco Mario Branda, le speranze di spuntarla sono vane. Nel frattempo Denner si è fatta avanti dicendosi disponibile ad ospitare l'agenzia all'interno del suo negozio di Claro. In alternativa, ricordiamo, vi è la disponibilità della Città di offrire un servizio postale in partenariato all'interno dell'ex casa comunale. Dai pareri emersi ieri sera ques'ultima sembra essere l'ipotesi più apprezzata, in particolare per l'ubicazione più centrale. L'opzione Denner dal canto suo, è stato fatto notare, permetterebbe di avere orari di apertura al pubblico più estesi. Sul tema il Municipio si consulterà con l'Associazione di quartiere Claro Viva presieduta da Simone Abruzzi.

Linea di bus in centro paese fino a Castione

A tenere banco per buona parte della serata sono stati i mezzi pubblici. In particolare il municipale Simone Gianini ha annunciato novità in arrivo per gli utilizzatori del piccolo bus che percorre le strade del centro paese. Introdotto a dicembre 2018 con sei corse unidirezionali al giorno, ora è necessario trovare una soluzione venendo a mancare la possibilità di utilizzare il veicolo che si fermava a Claro durante alcune corse della linea 191 (in futuro proseguirà sempre fino a Biasca). "Una situazione che offre delle opportunità", ha spiegato Gianini. L'idea in fase di studio è quella di introdurre un bussino che porti l'utenza fino al nodo intermodale di Arbedo-Castione, da cui poter prendere i treni Tilo oppure il bus verso il centro di Bellinzona. "I chilometri risparmiati da lì a Bellinzona ci permetterebbero di offrire più corse e anche in orari di punta e nel fine settimana", ha aggiunto.

Ritardi nello sgombero neve

Anche se l'autunno è appena iniziato, c'è chi ha colto l'occasione per parlare di sgombero neve. In particolare facendo notare che le strade nella frazione di Scubiago vengono sempre pulite per ultime. In questo modo, ha fatto notare un cittadino, si crea una situazione pericolosa per gli automobilisti che devono scendere verso la strada cantonale. In risposta il capodicastero Opere pubbliche e ambiente Christian Paglia ha sottolineato che è stata definita una rete per lo sgombero neve con delle priorità d'intervento. In futuro, ha aggiunto, si cercherà di fare in modo che lo sgombero non sia troppo dilazionato nel tempo. Critiche sono poi state sollevate sulla pulizia invernale dei marciapiedi sulla cantonale: "Quando nevica la gente deve camminare sulla strada !", è stato detto. Il Municipio si consulterà con il Cantone per capire chi si occupa di questo tratto di marciapiede.

Strade troppo strette per i pompieri?

Sempre nella frazione di Scubiago vi sono poi timori sulla difficoltà d'intervento da parte degli enti di soccorso. In un caso concreto, l'incendio di un camino, il camion dei pompieri non era riuscito a passare nelle strade strette e i pompieri erano dovuti intervenire grazie alle scale messe a disposizione da privati. "In quel caso è possibile che sia stata fatta una valutazione non corretta sulla modalità d'intervento", ha risposto Andrea Bersani assicurando che in caso di luoghi più difficilmente raggiungibili il Corpo pompieri dispone anche di mezzi più compatti.