Bellinzonese

Aria nuova per il centro giovani di Bodio

L’intenzione è di dare un’impronta più culturale al ritrovo per i ragazzi della Bassa Leventina. In arrivo anche un documentario

17 agosto 2019
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Certi cliché legati ai centri giovanili sono duri a morire. C’è chi se li immagina come luoghi decadenti dove i ragazzi si ritrovano a bighellonare e poco fanno oltre a bere e fumare. In realtà si tratta di un’immagine molto distorta e lontana da ciò che accade davvero in questi punti di incontro. «Purtroppo c’è ancora chi ha dei pregiudizi sui centri giovanili», rileva Sara Imelli, presidente dell’associazione centro giovani Bassa Leventina.

Quello di Bodio, con una media di venticinque presenze ad apertura, è uno dei più frequentati in Ticino e ha un programma strutturato e certificato dal Cantone. «Vorremo dare una nuova impronta al nostro centro, anche per contribuire a veicolare un’immagine positiva», evidenzia la presidente dell’associazione. «Vogliamo far capire che qui l’approccio è molto serio», osserva Imelli, facendo presente che da quindici anni al centro lavora Ennio Lazzarini, un educatore che segue i ragazzi da vicino e con impegno.

Per i prossimi mesi sono state pensate delle nuove proposte culturali e politiche. In ottobre è previsto un dibattito interattivo a cui prenderanno parte i ragazzi che dialogheranno con il sindaco di Bodio, Stefano Imelli e il granconsigliere Giorgio Fonio. «Vogliamo spiegare ai ragazzi come funziona la politica a livello regionale», spiega la nostra interlocutrice. Per giungere pronti a questa serata, i ragazzi si prepareranno con l’aiuto dell’educatore. Un paio di volte all’anno sono previste anche serate a tema aperte alla popolazione della Leventina. La prima sarà sul tema dell’integrazione e verranno invitati alcuni giovani stranieri ben integrati, che racconteranno il loro percorso, tra successi e difficoltà incontrati sul loro cammino.

Un documentario in arrivo

Nel mese di agosto dello scorso anno, il regista Stefano Ferrari ha iniziato a seguire i ragazzi che frequentano il centro per realizzare un documentario. Le riprese sono ancora in corso e si protrarranno sino alla fine del prossimo mese di ottobre. Il prodotto finale sarà dapprima presentato alla riunione ufficiale delle Politiche giovanili cantonali a Lugano a fine novembre e poi verrà trasmesso nell’ambito del programma ‘Storie’ della Rsi. Il documentario racconta la vita all’interno di un centro giovanile in una regione discosta di valle. Un’occasione molto utile per far conoscere al grande pubblico cosa accade tra le mura di questo luogo di ritrovo.

Il centro – che si trova accanto alla chiesa di Bodio, in uno stabile di proprietà della parrocchia – è aperto il mercoledì e sabato pomeriggio e il venerdì sera. L’animatore è sempre presente e a partecipare alle attività vi sono ragazzi dai 12 ai 19 anni provenienti dai comuni di tutta la Leventina. Quest’estate è stata organizzata un’uscita a Genova e ci sono stati ragazzi che per la prima volta hanno visto il mare. Senza spostarsi troppo, durante la bella stagione, l’animatore accompagna i ragazzi anche alla scoperta di alcuni luoghi del territorio. Oltre alle attività in sede e alle uscite, va sottolineata l’importanza dell’appoggio educativo; chi ha bisogno viene sostenuto da Ennio Lazzarini nella ricerca di lavoro e aiutato a scrivere una lettera o un curriculum vitae. Inoltre i ragazzi partecipano attivamente al finanziamento del centro, raccogliendo fondi durante tombole, vendendo dolci e impegnandosi in altre attività nel comune di Bodio.