Sette riguardano la proceduta cantonale (di cui tre concernono soltanto pretese espropriative) e tre quella federale
Quattro opposizioni al Cantone contro il progetto per questioni di dettaglio (riferite a situazioni puntuali che vanno a incidere su alcune proprietà private) e tre maggiori pretese finanziarie in ambito espropriativo rispetto all'offerta fatta. È il conteggio odierno delle prese di posizione – fra opposizioni e osservazioni – trasmesse al Dipartimento del territorio da privati sul progetto di semisvincolo di Bellinzona la cui pubblicazione è scaduta mercoledì scorso. I Servizi generali del Dt, spiega Loris Bianchi, hanno ricevuto oggi le ultime due lettere che vanno a sommarsi alle cinque presenti venerdì scorso. Numeri limitati, dunque, dopo che in passato la battaglia contro l'opera viaria destinata a rivoluzionare l'accesso a Bellinzona via autostrada era stata osteggiata con azioni politiche condotte principalmente dagli ambientalisti sostenuti dalla Sinistra e dal giornalista indipendente Matteo Cheda. I quali, come anticipato dalla 'Regione' mercoledì scorso, questa volta non hanno ritenuto opportuno opporsi. Sono per contro tre le opposizioni trasmesse al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni per quanto concerne la parte di progetto gestita direttamente dalla Confederazione. L'investimento per il semisvincolo, ricordiamo, ammonta a 65 milioni di franchi.