Bellinzonese

A Faido il 5G non fa paura (oppure è passato inosservato)

Non sono state inoltrate opposizioni alla domanda di costruzione per l'antenna Swisscom. Ok ai 295mila franchi di sorpasso per la copertura della pista

9 luglio 2019
|

L'allarmismo – giustificato o meno, sarà la storia a dirlo – nei confronti del 5G non sembra aver raggiunto i 700 metri di quota di Faido. Nessun abitante del Comune medioleventinese ha infatti inoltrato opposizione al Municipio contro la domanda di costruzione depositata nelle passate settimane da Swisscom per l'implementazione della tecnologia di ultima generazione nell'antenna 4G già presente sul tetto dello stabile della Cooperativa elettrica di Faido (Cef) situata in via Cantonale, poco sotto la stazione Ffs, in una zona dove non mancano delle abitazioni. Non è dato sapere se la mancanza di opposizioni sia dovuta al fatto che magari la domanda di costruzione può essere passata inosservata, oppure che la preoccupazione montata in varie località ticinesi non ha fatto presa sui faidesi. Il tema si è comunque palesato ieri sera al termine della seduta di Consiglio comunale, quando dai banchi è stato chiesto il parere al Municipio su questo progetto e su altre possibili installazioni o aggiornamenti riguardanti le altre otto antenne attive nel comprensorio aggregato. L'Esecutivo guidato dal sindaco Roland David ha spiegato che nel caso specifico il Cantone ha dato preavviso positivo e che una decisione municipale sarà pronunciata prossimamente. La sola competenza comunale in materia, è stato aggiunto, è quella pianificatoria. Per ora si tratta inoltre della prima e unica richiesta di installazione 5G riguardante Faido.

Pista, la maggior spesa è del 4,1%

Quanto ai lavori del Legislativo, tutti i messaggi all'ordine dle giorno hanno ottenuto luce verde, a cominciare dal consuntivo comunale 2018 (23 sì, 1 no e 3 astenuti) che chiude con un avanzo di 248mila franchi. Consuntivo comprensivo anche del superamento di spesa pari a 295mila franchi per la copertura della pista di ghiaccio. Un consigliere ha chiesto se non fosse il caso – considerate le cifre in ballo e l'importanza dell'opera – di procedere con un apposito messaggio. Il quale – gli è stato risposto – si rende necessario qualora il superamento sia di almeno 20mila franchi e rappresenti almeno il 10% del totale. Nel caso specifico è limitato al 4,1%, con un costo finale aggiornato di 7,46 milioni comprensivo dei due crediti stanziati negli anni passati dal Cc: dapprima 6,24 milioni, cui se n'era aggiunto uno suppletorio di 930mila franchi. L'importante opera comunale, evidenziava il Municipio nel messaggio sul consuntivo, “da subito ha dimostrato di poter funzionare al meglio e infatti sta suscitando grande interesse nei fruitori invernali e ora anche estivi”. Da questo punto di vista “l'investimento può dirsi azzeccato e corrispondente alle necessità effettive presenti sul territorio”. Inoltre “ha un potenziale di sviluppo ancora notevole”. Gli ulteriori quasi 300mila franchi finali servono ora a tacitare le ditte che hanno effettuato i lavori di carpenteria in metallo (50mila franchi), di impermeabilizzazione dei tetti piani (49mila), nonché il metalcostruttore (20mila) e l'impresario costruttore (173mila). Rivendicazioni che “non erano state considerate al momento della definizione del credito suppletorio” di 930mila franchi. Rivendicazioni che la direzione lavori “ha ritenuto corretto riconoscere alle aziende e che quindi di riflesso il Municipio ha poi versato a saldo delle fatture”. L'Esecutivo si cosparge il capo di cenere: considerati i maggiori costi e i problemi tecnici avuti soprattutto all'inizio, non può dirsi soddisfatto della situazione e ritiene che sia di fondamentale importanza “far tesoro di questa esperienza in modo da migliorare e ottimizzare sempre più la gestione tecnica e finanziaria dei grandi progetti”. D'altronde – conclude il Municipio – la corretta gestione di un progetto di queste dimensioni “parte già dalla sua fase iniziale, laddove è importante impostare il messaggio municipale su di un progetto definitivo che si basi su approfondimenti mirati sulle poste più sensibili. Cosa che, col senno di poi, in questo caso non è avvenuto in modo sufficiente”.

Ok al nuovo parco giochi

Altri due messaggi hanno infine superato l'esame del Cc: con un solo astenuto sono stati stanziati 109mila franchi per la sostituzione e rifacimento del parco giochi di Faido. Ok pure alle modifiche del Regolamento comunale che fra le altre cose specifica e diversifica le tariffe per l'uso dei posteggi pubblici aperti e coperti di proprietà comunale.