Bellinzonese

Bocciata la mozione sul trasporto tra privati a Cadenazzo

Il Consiglio comunale ha deciso a maggioranza risicata. Il sindaco Marco Bertoli: 'Problemi di responsabilità. Troveremo un'alternativa attuabile'

Ti-Press
7 maggio 2019
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L'idea era di introdurre un servizio di trasporto pubblico "sociale" per Cadenazzo e Robasacco a beneficio di persone anziane e di chi non ha la patente, basato sulla solidarietà tra cittadini. Ma la mozione del 2017 firmata dalle consigliere comunali Tiziana Jonas e Antonella Bertolini Kocagöncü (L'Altra Cadenazzo) è stata bocciata ieri sera dal Consiglio comunale che con una maggioranza risicata (13 favorevoli, 11 contrari e un astenuto) ha preferito il rapporto di maggioranza della Commissione delle petizioni che proponeva – in linea con un preavviso municipale – di non accogliere la proposta.

Come spiega da noi contattato il sindaco Marco Bertoli, "dopo approfondimenti si è reputato che la forma individuata dai mozionanti fosse giuridicamente poco sostenibile a causa della responsabilità che cadeva su chi effettuava il trasporto". Con l'intento di dare seguito alla proposta di fornire questo servizio alla popolazione, Bertoli sottolinea che ora il Municipio sonderà la possibilità di fare capo a una forma di volontariato basato su associazioni già esistenti e non sui privati cittadini. Nel suo preavviso, l'esecutivo sosteneva infatti che "la possibilità di collaborare con un'associazione già presente sul territorio cantonale e riconosciuta dal Cantone quale ente d'appoggio è, a mente del Municipio, una soluzione che permetterà di disporre di un servizio professionale e con veicoli adatti al trasporto di persone con difficoltà motorie". Ma tale possibilità sottoposta alla mozionanti, viene sottolineato, è stata respinta.

La dura presa di posizione de L'Altra Cadenazzo

"Tutti i presunti impedimenti legali e tecnici addotti continuamente dal Municipio non hanno nessun riscontro reale, essendo stati confutati dalle nostre informazioni raccolte con cura e meticolosità". La decisione del legislativo ha suscitato una dura reazione della lista civica L'Altra Cadenazzo, che in un comunicato critica la bocciatura avvenuta al termine di un "querelle trascinatasi per anni, con continui distinguo e intoppi portati dal Municipio, che non ha mai avuto veramente la volontà di realizzare quanto proposto". L'Altra Cadenazzo fa notare che servizi analoghi sono già presenti in altri comuni. Riferisce inoltre di contatti già avvenuti da parte di un membro dell'esecutivo con un’associazione di trasporti di sua conoscenza, "con costi esorbitanti che andrebbero a carico dei cittadini". La loro proposta, viene ricordato, era "basata sul volontariato e aveva base gratuita".