Bellinzonese

A Lumino in autostop

Sulla scia di quanto accade a Lugano, una mozione elle fermate car pooling in aggiunta del trasporto pubblico

19 giugno 2019
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Realizzare delle fermate in cui è possibile attendere un passaggio da parte di un privato nell’ambito di un progetto di mobilità condivisa. È quanto prevede la mozione presentata da Enea Monticelli e Damiano Della Bruna a nome del gruppo Ppd, demandata lunedì sera durante la seduta del legislativo di Lumino alle commissioni della Gestione e dell’Edilizia. L’esigenza scaturisce dal fatto che questo comune situato a nord di Bellinzona, si legge nella mozione, non gode appieno dello sviluppo dei trasporti pubblici avvenuto negli ultimi anni nel Bellinzonese. Le tre fermate presenti non sono infatti servite dalla linea di trasporto urbano di Bellinzona, bensì dalla linea regionale mesolcinese che serve il paese ogni mezz’ora in settimana nella fascia diurna (dopo le 18.35 a cadenza oraria) e si conclude con la corsa delle 21.35. Nei fine settimana la cadenza è invece sempre oraria. Tra i punti a favore del progetto, viene citato il costo di realizzazione basso. La proposta prevede infatti di utilizzare le attuali fermate del bus dotandole di cartelli segnaletici prendendo spunto dall’iniziativa per l’autostop del Comune grigionese di Masein e sulla scorta di quanto succede a Lugano, dove sono state posate panchine a questo scopo nei nuclei di Brè, Aldesago, Ruvigliana e Cassarate. “In questo modo la persona che attende segnala in modo chiaro e inequivocabile la volontà di usufruire di un trasporto e, nel caso di un mancato riscontro, i passeggeri possono prendere il prossimo bus”, viene spiegato. Oltre a sensibilizzare sul rispetto dell’ambiente fornendo “una valida alternativa al trasporto privato individuale”, secondo il gruppo Ppd l’iniziativa permetterebbe anche di migliorare i servizi a disposizione della popolazione – nell’ottica di rendere attrattivo Lumino quale zona residenziale di qualità – e di promuovere valori sociali grazie alla possibilità di poter aiutare i propri concittadini dando un passaggio. La mozione è stata presentata al termine della seduta di Consiglio comunale durante la quale sono stati approvati il Consuntivo 2018 (con un disavanzo di 7’800 franchi) e la richiesta di un credito di 61mila franchi per partecipare al progetto e alla realizzazione di un impianto di filtrazione delle acque. La presidenza del legislativo è stata assunta da Sara De Gottardi (Ppd).

Unanimi contro il lavoro precario

Sempre più Comuni si stanno attivando per frenare il precariato: oltre al Consiglio comunale di Bellinzona (come riferito sull’edizione di ieri), lunedì sera anche quello di Lumino ha accolto una mozione del gruppo Ppd che proponeva l’inserimento di una clausola nei bandi di concorso comunali che non permetta alle ditte vincitrici di appalti pubblici di utilizzare personale delle agenzie interinali. Una proposta a sostegno dei disoccupati, appoggiata dal Municipio e accolta all’unanimità dal legislativo. Un esito accolto molto positivamente dal gruppo Ppd, che nella mozione sottolinea: “Gli enti locali, quali istituzioni più prossime alla popolazione, hanno il dovere morale di combattere queste forme di lavoro precario”.

Nel corso della seduta è stata anche accolta la mozione “Riqualifica e messa in sicurezza di via Bertè” promossa dal gruppo Plr in Consiglio comunale. “Nel corso degli anni si è assistito a un costante e inarrestabile aumento del carico di traffico su questa via – sottolinea la Sezione Plr di Lumino in un comunicato diffuso ieri – senza che siano state prese delle misure per gestirne le conseguenze sia dal profilo tecnico, sia per quanto riguarda il tema della sicurezza per i pedoni”. Ora la richiesta al Municipio è di assegnare un mandato per allestire un progetto “con particolare attenzione al tema della sicurezza e della qualità dello spazio pubblico”. Lo studio, scrive la Sezione, dovrà concentrarsi anche sulla possibilità di creare un percorso pedonale sulla sponda destra del Riale Grande e sulla riqualifica dell’area pubblica Bocion.