Bellinzonese

Airolo, l'Usi mira a insediarsi nello stabile della Posta

Trattative in corso col gigante giallo, che intende trasferire l'ufficio in stazione. Il rettore Erez: 'L'Alto Ticino un ottimo terreno di studio'

6 maggio 2019
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«Con le sue specificità attuali e future, Airolo ha le carte in regola per diventare sede di una nostra antenna. Spazi nei quali svolgere studi e seminari a contatto con le realtà scientifiche, museali, culturali e sociali presenti a ridosso delle Alpi, in un ambiente montano che va giustamente considerato e valorizzato sia come stile di vita di chi vi abita e lavora, sia come luogo in cui s’intersecano storia millenaria, vie di comunicazione, fonti energetiche, elementi paesaggistici e naturali». Il rettore dell’Università della Svizzera italiana Boas Erez conferma alla ‘Regione’ l’esistenza di un progetto di cui ha accennato sabato durante il 23° Dies Academicus dell’Usi tenutosi a Lugano. Un progetto, non solo un’idea dunque, volto a insediare ai piedi del Gottardo un’antenna universitaria: «Dopo Mendrisio e Locarno – prosegue il professor Erez – vogliamo l’Usi presente anche nella vasta regione dell’Alto Ticino, dove vi sono realtà scientifiche, produttive, istituzionali e associative che contribuiscono fattivamente a mantenere in vita la regione e la sua economia. Vogliamo darci un’opportunità di approfondire questo aspetto per quanto riguarda l’uomo, gli animali e la natura». Un esempio su tutti il Centro di biologia alpina sostenuto oltre che dal Cantone Ticino e dalla stessa Usi, anche dalle Università di Ginevra e Zurigo; senza contare gli impianti idroelettrici e quello eolico il cui cantiere inizierà quest’anno. Perché proprio Airolo? «Il villaggio – ricorda Boas Erez – da qui a una decina d’anni conoscerà un radicale mutamento e miglioramento della qualità di vita grazie al progetto di riordino territoriale conseguente alla realizzazione del secondo tunnel sotto il Gottardo. Crediamo che l’Usi possa inserirsi in questo discorso, come elemento speriamo arricchente». A fianco, peraltro, di quello turistico, ricettivo e sportivo che ha già dato prova di crederci dando vita a recenti nuovi investimenti privati. Raggiante il sindaco Franco Pedrini: «Il Municipio saluta molto positivamente l’iniziativa dell’Usi. È un onore essere coinvolti in un progetto di tale portata. Il fatto che esista è la riprova che l’Alto Ticino ha molto da dare in termini di qualità di vita e opportunità anche formative». Usi e Comune si sono già seduti a un tavolo per valutare i prossimi passi da compiere, fra cui l’individuazione di una sede. L’Usi ha posato gli occhi sullo stabile della Posta progettato dall’architetto Rino Tami e ha avviato una trattativa col gigante giallo per l’acquisizione. Un ruolo decisivo, dal profilo finanziario, dovrebbe giocarlo l’ente pubblico anche per l’investimento necessario ai lavori infrastrutturali. Dal canto suo la Posta dovrebbe trasferire il proprio ufficio nella vicina stazione Ffs.