Bellinzona

Bersani non si ricandida, Branda e gli altri intendono farlo

Il vicesindaco non scenderà in campo per le comunali 2020. Sindaco e colleghi disponibili (Malacrida in forse): 'Molti progetti strategici da portare avanti'

Andrea Bersani e Mario Branda (Ti-Press)
10 aprile 2019
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Nell’aprile 2017 si era dichiarato disposto a sfidare Mario Branda in un ballottaggio per la carica di sindaco della Bellinzona aggregata, ma la sezione Plr – di fronte al massiccio sostegno che l’elettorato ‘turrito allargato’ aveva dato in prima battuta al sindaco uscente socialista – aveva preferito fare un passo indietro, non volendo peraltro innescare tensioni all’inizio di una legislatura che si annunciava organizzativamente complessa. Due anni dopo, oggi il vicesindaco Andrea Bersani ha convocato i giornalisti a Palazzo Civico per spiegare di non volersi ricandidare fra un anno in vista della legislatura 2020/24. Al suo fianco la moglie e la figlia, il presidente del Plr di Bellinzona Marco Nobile, i municipali liberali-radicali Christian Paglia e Simone Gianini e il capogruppo in Consiglio comunale Fabio Käppeli.

'Intendo occuparmi d'altro e dedicare più tempo e attenzione alla famiglia'

«I miei anni di vita politica sono 24 – ha spiegato Bersani ai cronisti presenti – e preferisco dire che ne sono passati molti e non troppi. Ho sempre saputo di non essere insostituibile. Mi piace cambiare e ora sento il bisogno di occuparmi d’altro e non più di politica. A 50 anni si ha ancora la forza e l’energia di occuparsi di altre cose». In particolare il vicesindaco intende dedicarsi maggiormente alla professione di avvocato: «Scelta quasi per caso, mi appassiona molto». Non da ultimo, la famiglia: «Ho chiesto sacrifici non indifferenti in termini di mancanza da casa». Dapprima consigliere comunale a Giubiasco, poi municipale, poi sindaco fino all’aggregazione, nonché in passato anche vicepresidente del Plr a livello cantonale, ritiene dunque che due decenni abbondanti di politica attiva siano sufficienti. Spazio alle nuove generazioni. Classe 1969, capodicastero Sicurezza e Servizi industriali, negli ultimi tre anni Bersani ha portato in porto l’unificazione dei due corpi di Polcom di Bellinzona e Giubiasco, la trasformazione delle Aziende municipalizzate in ente autonomo di diritto comunale, l’ultimazione della nuova stazione di pompaggio a Gorduno-Gnosca, l’avvio del cantiere del nuovo acquedotto della Morobbia, le convenzioni con i quattro Comuni non aggregati per quanto riguarda i servizi di polizia e Amb. 

La decisione di Bersani è stata comunicata ai colleghi di Municipio durante la prima seduta dell’anno. «Ora è giunto il momento di renderla nota pubblicamente in vista delle votazioni comunali del 2020. In questo modo ci sarà il tempo necessario per comporre una lista che sappia dare soddisfazioni». E per individuarla sarà creata un’apposita commissione cerca. «Obiettivo della campagna – ha sottolineato il presidente sezionale Marco Nobile – sarà ripartire dal buon risultato di due anni fa e se possibile fare meglio».

'Clima interno buono e molto ancora da fare'

Quanto agli altri cinque municipali e al sindaco, interpellati dalla ‘Regione’ si dichiarano tutti intenzionati a ricandidarsi (qualche riflessione in più, per motivi anagrafici avendo 71 anni, la sta facendo il socialista Roberto Malacrida), confidando di poter proseguire con l’implementazione sia degli aspetti organizzativi derivanti dall’aggregazione, non ancora tutti risolti, sia dei progetti strategici messi sui binari durante questa prima legislatura breve (tre anni anziché quattro) in stretta collaborazione con le autorità cantonali e federali. A questo riguardo, rimarcando peraltro il clima interno «positivo, stimolante e costruttivo sin da subito instauratosi nell’Esecutivo e che fa ben sperare per il futuro», il socialista Mario Branda (sindaco dal 2012), il collega Malacrida (eletto nel 2012), i liberali radicali Simone Gianini (2012) e Christian Paglia (2011), il popolare-democratico Giorgio Soldini (2012) e il leghista Mauro Minotti (2017) citano il nuovo Piano regolatore unificato, il riorientamento tecnologico del comparto officine Ffs, il rilancio turistico e culturale dei castelli, il nodo intermodale alla stazione, la nuova fermata TiLo in piazza Indipendenza, il rifacimento della parte alta di viale stazione, il nuovo ospedale regionale alla Saleggina, il parco fluviale, il miglioramento dei servizi mensa e doposcuola alle scuole comunali, le offerte di svago e formative per i giovani, il consolidamento dell’attività turistica sulla montagna di sponda destra (Carasc), cui si aggiungono i vari progetti infrastrutturali relativi ai vari quartieri.

Quanto a Bersani, Branda tiene a ringraziarlo «per il decisivo apporto che ha dato durante un processo aggregativo senza precedenti. Il risultato ottenuto deriva anche dalla sua collaborazione».  Ringraziamento ricambiato da Bersani, ed esteso a tutti i colleghi di Municipio (attuali e passati), all’ex sindaco di Sementina Riccardo Calastri per l’impegno in ambito dell’aggregazione, alla Sezione e al gruppo Plr in Consiglio comunale nonché alla sua famiglia.