Il regolamento introdotto a seguito dell'aggregazione ha cambiato le tariffe. L'Amb ha ricevuto una cinquantina di reclamazioni che ora sta valutando
Prezzo dell’acqua al metro cubo unificato per tutti i cittadini della nuova Bellinzona ma fatture con disparità di trattamento? Se lo chiedono alcuni cittadini che al momento di ricevere la bolletta del 2018 per l’acqua potabile – basata sul nuovo Regolamento approvato un anno fa dal legislativo – hanno visto aumentare la loro spesa abituale. Una cinquantina di lettere di reclamazioni è giunta all’Azienda multiservizi di Bellinzona (Amb), responsabile della fornitura e della fatturazione, che tramite il direttore Mauro Suà chiarisce il venire a crearsi di alcune situazioni «non ideali». In particolare nei quattro ex Comuni – Moleno, Preonzo, Pianezzo e S. Antonio – i cui allacciamenti non dispongono ancora di contatori per il consumo d’acqua. «Di conseguenza – spiega il direttore alla ‘Regione’ – si possono verificare situazioni con disparità di trattamento, sia perché l’utente potrebbe aver consumato di meno rispetto alla tariffa forfait applicata, sia perché alcuni potrebbero aver consumato molto più di quanto pagato». Se quest’ultimi non si sono evidentemente rivolti all’Amb, i primi storcono il naso. Facciamo un esempio concreto. Fattura 2017 per un’abitazione senza contatore con 13 rubinetti: 322,90, comprensiva di una tassa base di 120 e 15 franchi per ciascun rubinetto (più Iva). Un anno dopo la fattura è di 410, comprensiva cioè della tassa base forfait in assenza di contatore di 220 franchi (compreso un rubinetto) e altri 12 sempre a 15 franchi l’uno. Un aumento di quasi il 30% che infastidisce gli utenti coinvolti, in particolare se viene fatto il paragone con la fattura in loro possesso di una villa del centro di Bellinzona con ampio terreno: per il 2018 è stata applicata la tassa base (che dipende dal diametro del contatore) di 165 franchi, più 65 franchi per il consumo (totale 230).
La preoccupazione di alcuni utenti è che la posa del contatore annunciata dal messaggio municipale entro fine 2019 non avvenga in tempi brevi avendo l’Amb annunciato in una lettera che l’installazione del contatore è prevista genericamente “nei prossimi anni”. «L’installazione dei contatori nei 4 quartieri tuttora sprovvisti è la nostra priorità numero uno», risponde Suà. A breve inizieranno le prese di contatto con i residenti di questi quartieri per poter effettuare un sopralluogo sul posto e procedere poi con l’installazione. «Non sarà un’operazione semplice», sottolinea Suà, che stima la conclusione entro metà/fine 2020. A complicare quest’operazione che coinvolge circa 800 allacciamenti, contribuiranno i casi in cui gli impianti vetusti andranno adattati. Quest’ultimi interventi, precisa Suà, saranno a carico dei proprietari delle abitazioni. La posa dei contatori sarà per contro tutta finanziata dall’Amb.
Sul motivo per cui è stato scelto questo tipo di fatturazione durante la fase di transizione, Suà spiega che si tratta di una soluzione che permette di simulare dei risultati simili ai consumi medi degli ex Comuni. Come detto, però, in alcuni casi il dato non è stato accolto bene e, dopo aver controllato i singoli casi, se è giustificato l’Amb effettuerà dei ritocchi.
Lettere sono giunte all’Amb anche da abitanti di quartieri in cui i contatori sono presenti. La tassa base si applica a dipendenza del diametro e in alcuni casi la misura è sovradimensionata: verranno pertanto sostituiti con uno più adatto e la bolletta 2018 è già stata adattata d’ufficio. «Inoltre ci potrebbero essere casi con dati errati, essendoci noi basati su quanto comunicatoci dagli ex Comuni. Da parte nostra c’è disponibilità a ricevere richieste di informazioni e a effettuare, se necessario, delle modifiche», spiega il direttore. Per quanto riguarda le tariffe, assicura che sono state sottoposte al Sorvegliante dei prezzi. «Sono in linea con le nuove direttive federali che puntano su un uso più parsimonioso della risorsa idrica tramite l’uso dei contatori», aggiunge.