È la pena inflitta dal giudice Amos Pagnamenta al 68enne croato che ha cercato di uccidere a colpi di pistola un 29enne pachistano. L'uomo ricorrerà in appello
Nove anni di carcere più l’espulsione dal territorio svizzero per dieci. È la sentenza pronunciata poco fa dal giudice Amos Pagnamenta nei confronti del 68enne cittadino croato giudicato colpevole di tentato assassinio ai danni di un 30enne pachistano richiedente l’asilo lo scorso 22 dicembre in un bosco in zona Giornico.
Dopo il pagamento di 6’500 franchi, l’uomo aveva organizzato un matrimonio fittizio per permettere al 30enne di rimanere in Svizzera. Un matrimonio saltato all’ultimo momento per volontà della donna coinvolta. Il richiedente l’asilo aveva quindi preteso che i soldi gli venissero restituiti, minacciando il 68enne di rivolgersi alla Polizia. Una richiesta indigesta che aveva fatto maturare l’idea di eliminare il 30enne.
Un’operazione premeditata tuttavia non riuscita nei boschi di Giornico, dove uno dei tre colpi esplosi aveva raggiunto il collo della vittima, ma senza esito fatale.
Ieri la procuratrice pubblica Chiara Borelli aveva chiesto 12 anni, mentre l’avvocato difensore Patrick Gianola si era battuto per il proscioglimento. Quest’ultimo ha annunciato che ricorrerà in appello.