Per il giudice Amos Pagnamenta, Michele Egli ha mostrato 'particolare assenza di scrupoli'
Michele Egli, l'autore dell'omicidio della maestra delle elementari di Stabio Nadia Arcudi, è colpevole di assassinio. Lo ha sancito la corte delle Assise criminali di Mendrisio – presieduta dal giudice Amos Pagnamenta –, condannandolo a 20 anni di reclusione. Ha mostrato una «mancanza scrupoli evidente», ha evidenziato nel leggere le motivazioni della sentenza il giudice, aggiungendo che Egli si è dimostrato essere «un maestro del travestimento: ai più risulta gentile e simpatico», ma in realtà ha ingannato al lavoro e nascosto in famiglia i «sentimenti verso la vittima, della quale risulta sostanzialmente innamorato».
«Con sconcertante lucidità ha escogitato un disegno per farla franca» ha in seguito aggiunto Pagnamenta facendo riferimento alla strategia attuata dopo l'assassinio.