Incontro tra l'arciprete don Pierangelo Regazzi e altri parroci e frati: gli orari delle celebrazioni vanno ottimizzati per evitare di proporle alla stessa ora
«Non è obbligatorio fare la messa solo perché è presente una chiesa. È bene celebrarne se c’è una comunità attiva di fedeli». È questo il tenore della piccola rivoluzione in atto nel quartiere centrale del Comune di Bellinzona: un incontro svoltosi ieri – annunciato da ‘Teleticino’ – tra l’arciprete Don Pierangelo Regazzi e altri parroci e frati attivi nelle parrocchie bellinzonesi ha portato alla conclusione che gli orari delle messe vadano ottimizzati in modo da non proporre più di una celebrazione alla stessa ora nel giro di poche centinaia di metri.
Come spiega Don Pierangelo Regazzi a ‘laRegione’, tra le novità principali vi è la soppressione della funzione delle 9 del mattino nella chiesa di San Giovanni: alla stessa ora è infatti possibile recarsi al Sacro Cuore. Prima di essere introdotti (verosimilmente a partire da settembre), i cambiamenti necessitano dell’avallo della Curia vescovile. L’arciprete esprime inoltre il desiderio di confrontarsi dapprima con i fedeli che, complici i mesi estivi, ultimamente sono in calo tra i banchi bellinzonesi.
Alcune valutazioni in corso relative alle chiese di Artore e Daro verranno discusse con il competente Consiglio parrocchiale. Don Regazzi sottolinea che i fedeli avranno a disposizione una proposta completa. Inoltre viene garantita la funzione il sabato o la domenica nelle case anziani (così come all’ospedale San Giovanni), vista l’impossibilità degli ospiti di recarsi altrove. Chi invece ha la possibilità, è invitato a fare qualche passo in più o, se necessario, a utilizzare i mezzi per recarsi alla chiesa dov’è in programma la messa. «È una questione di mentalità», fa notare l’arciprete. Novità sono previste prossimamente anche nella Parrocchia di Ravecchia, dove i lavori di restauro nella chiesa di San Biagio sono in dirittura d’arrivo: dopo la partenza di Don Roffi (che ha cambiato percorso professionale rinunciando ai voti) verrà presto nominato il nuovo parroco.