Con 2 punti e mezzo stralciati su 6, come auspicato dalla Commissione della gestione, il Gran Consiglio ticinese ha considerato il testo ricevibile
Con 53 voti favorevoli, 3 contrari e 5 astenuti, oggi pomeriggio il Gran Consiglio ha ritenuto ricevibile l'iniziativa popolare generica lanciata il 31 marzo 2008 – in pieno periodo di sciopero delle Officine – e sottoscritta da quasi 15mila ticinesi “Giù le mani dalle Officine: per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico”.
Come proposto dalla Commissione della gestione nel rapporto sottoscritto da tutti i membri (relatore Raffaele De Rosa), l’iniziativa è stata considerata ricevibile stralciando due punti e mezzo su sei, ovvero: nel punto 1 l’ubicazione del polo tecnologico; tutto il punto 2 sull’inserimento della zona nel Piano direttore cantonale; il punto 5 che prevedeva di ancorare le condizioni di lavoro del personale occupato nelle società nel Contratto di lavoro collettivo (Ccl) valido per il personale Ffs Cargo Sa. Modifiche che, ricordiamo, erano state suggerite ai commissari da un consulente giuridico del Gran Consiglio. Ecco il testo finale dell'iniziativa, sulla quale ora verrà redatto un testo di legge da sottoporre al Parlamento:
1. È costituita una zona industriale-tecnologica ai sensi della Legge cantonale sull’innovazione economica.
2. Nel quadro della creazione di questa zona, sarà costituita, attraverso una trattativa tra il Cantone e le FFS, una società pubblica che:
a) rilevi le attuali attività delle Officine FFS di Bellinzona;
b) sviluppi nuove attività, nuovi servizi, attività di ricerca ed innovazione nel campo della gestione e della manutenzione dei vettori di trasporto.
3. La Confederazione, i comuni ticinesi e il cantone del Grigioni potranno partecipare alla costituzione di questa società.
4. Qualora la collaborazione con le FFS non dovesse permettere la concretizzazione di quanto previsto al punto 2 di questa iniziativa il Cantone può ricorrere a misure di espropriazione.