Bellinzonese

Elettrodotti e immissioni, concluso il monitoraggio

Lo studio effettuato dal Dipartimento del Territorio in Riviera tocca, oltre alle immissioni di radiazioni, anche aspetti legati alla salvaguardia del paesaggio ambientale

18 giugno 2018
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Recentemente si è conclusa la campagna di monitoraggio delle immissioni di radiazioni non ionizzanti delle linee di trasporto di energia presenti in Riviera, condotta congiuntamente dal Dipartimento del territorio (DT) e dall’Associazione dei proprietari di immobili attraversati da elettrodotti (PIAE). I risultati del lavoro, elaborato dalla SUPSI, sono stati accettati da DT e PIAE. Quale premessa al commento dei risultati è importante ricordare che dal 2012 il Cantone lavora con Swissgrid, con le FFS e con AET, a un concetto di riordino degli elettrodotti in Ticino. La prima tappa è già conclusa e ha permesso di individuare una soluzione che consentirà di ridurre da circa 200 a 140 km la rete di elettrodotti in Alto Ticino e Vallemaggia, con benefici di ordine paesaggistico e ambientale. La seconda tappa interessa anche la Riviera e i risultati sono attesi per la fine del 2018. È però già possibile affermare che qui la soluzione più promettente prevede di spostare gli elettrodotti sul fianco montano destro, liberando in questo modo il fondovalle e le zone abitate, portando tangibili miglioramenti sia dal profilo paesaggistico sia da quello ambientale (immissioni elettromagnetiche). Già nel progetto di aggregazione, che ha portato alla nascita del nuovo Comune di Rivera, e nello studio territoriale elaborato dall’Accademia di Architettura di Mendrisio concernente gli ex Comuni di Cresciano, Iragna, Lodrino e Osogna, veniva rilevata a più riprese la centralità della salvaguardia e del miglioramento della qualità di vita per il nuovo Comune, così come la rivalorizzazione dello spazio abitativo, del territorio e del paesaggio. A tal proposito, il progetto dello spostamento (o, quale alternativa, l’interramento) del tracciato degli elettrodotti - di scala sovracomunale - è da ritenersi estremamente importante. I risultati delle misurazioni effettuate dalla SUPSI confermano la bontà di questa soluzione in quanto i valori riscontrati nei punti più esposti sono da considerarsi di una certa entità. In effetti, i valori limite applicabili dell’Ordinanza sulla protezione da Radiazioni Non Ionizzanti (ORNI) sono ampiamente rispettati in virtù del fatto che la costruzione ed entrata in funzione degli elettrodotti è parecchio antecedente all’entrata in vigore dell’ORNI. Ciò non sarebbe però il caso se gli elettrodotti fossero posteriori all’ORNI poiché per i nuovi impianti i limiti posti dall’ordinanza sono ben più restrittivi. Da qui l’opportunità di sostenere la soluzione dello spostamento sul fianco montano già individuata. Comunicato stampa Riviera: risultati del monitoraggio ambientale sugli elettrodotti 2 / 2 Bellinzona, 18 giugno 2018 Sul lungo termine l’obiettivo è di liberare il fondovalle dagli elettrodotti. La complessità di una simile operazione è evidente. Le procedure di pianificazione, progettazione ed esecuzione richiederanno diversi anni. In questo senso, la campagna di monitoraggio del DT/PIAE contribuisce a dare maggiore slancio a questo progetto e incentiva ulteriormente i proprietari di elettrodotti a perseguirlo. Anche il fatto che le linee hanno superato i sessanta anni di vita, e che la durata di vita di questi impianti è indicativamente di ottanta anni, è un argomento che impegna Swissgrid a cercare di portare avanti con determinazione questo progetto, come sta avvenendo grazie alla citata collaborazione con il Cantone.