I risultati dei rilevamenti di velocità mostrano che troppi utenti della strada non rispettano i limiti né lo strumento voluto per sensibilizzare
Troppi automobilisti a Cadenazzo hanno il piede pesante sull’acceleratore e rischiano di mettere in pericolo gli altri utenti della strada. È quanto si evince dai dati raccolti dal cosiddetto “radar amico” posato dal Comune sul territorio di Cadenazzo dal 2014 a oggi. Rilevatori di velocità di questo genere non permettono all’autorità di infliggere multe, poiché registrano solo la velocità degli utenti, il più delle volte accompagnando la cifra con una faccina sorridente o, in caso di superamento del limite, triste. Ma una volta elaborati i dati, quali sono le riflessioni e le conseguenze?
Ne abbiamo parlato con il vicesindaco Renzo Marielli, capodicastero Educazione e Sicurezza pubblica, il quale esprime insoddisfazione per il fatto che, sebbene la maggioranza rispetti i limiti, ancora troppe persone circolano a velocità troppo elevata. A preoccuparlo sono in particolare i superamenti durante gli orari diurni nelle zone 30, che solitamente corrispondono a quartieri residenziali o a percorsi casa-scuola. Un esempio lampante sono i dati rilevati recentemente in via Sottomontagna (limite 30 km/h). «Sia mercoledì 11 aprileche giovedì 12, nell’orario tra le 8 e le 10 del mattino, sono transitati un paio di veicoli a una velocità tra i 50 e i 60 km/h», sottolinea Mariella. A causa di tali comportamenti indisciplinati, aggiunge il vicesindaco, il Comune dovrà far adottare dei controlli più severi.
Ciò che in effetti ci conferma da noi contattata la Polizia comunale di Bellinzona, con la quale Cadenazzo è convenzionato. Oltre alla normale programmazione, la PolCom spiega infatti che “saranno inseriti controlli radar laddove segnalato il mancato rispettato del limite di velocità”. Per quanto riguarda le sanzioni già effettuate, la PolCom riferisce di 21 multe disciplinari per velocità inflitte a Cadenazzo a febbraio e marzo 2018; tra giugno e dicembre 2017 se ne contano 47.
Dall’inizio del 2014 il radar amico è stato posato una ventina di volte per un periodo di 4/6 settimane in più punti del paese. Dai dati dettagliati pubblicati sul sito del Comune su richiesta del legislativo, colpiscono in particolare i rilevamenti effettuati sulla strada Ala Campagna (limite 30 km/h), dove tra il 26 ottobre e il 5 dicembre del 2016 è stata toccata la velocità massima di 98 km/h (vedi tabella accanto): la velocità media era di 40 km/h.
Sulla stessa via, tra il 4 agosto e il 12 settembre 2016 è stato toccato il record di 119 km/h, ben 89 in più del consentito. Se nel 2014 e nel 2015 non figura nessun superamento della scheda V85 – che stabilisce quando sarebbe necessario prendere ulteriori provvedimenti per far diminuire la velocità –, negli anni successivi il superamento è evidente in via Camoghé (V85 corrispondente a 65 km/h sul limite di 50), dove la velocità massima registrata tra maggio e giugno 2017 è stata di 102 km/h. Ancora più critico il dato V85 nei due rilevamenti del 2016 su Ala Campagna: in entrambi i casi V85 corrisponde a 50 km/h (il massimo sarebbe di 36).
Come detto il Municipio si è rivolto agli agenti di Bellinzona per cercare di contrastare il fenomeno. Per quanto riguarda invece l’introduzione di nuove zone 30, Marielli ricorda che il comparto principale presenta già questo limite, fatta eccezione per la zona delle scuole elementari e dell’infanzia: qui l’introduzione della zona 30 è però prevista nello studio della sistemazione viaria del comparto, dove al momento è in fase di realizzazione l’innalzamento dell’asilo e la sistemazione del parco giochi.