Bellinzonese

In arrivo la videosorveglianza alle Scuole Semine

Dopo l'appello dei genitori, si pensa a come agire per risolvere l'annoso problema di littering, vandalismi e degrado

12 aprile 2018
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Il degrado riscontrato nei dintorni delle Scuole Semine a Bellinzona – di cui avevamo riferito lo scorso novembre – potrebbe presto subire un colpo d’arresto grazie a un sistema di videosorveglianza e a una maggiore illuminazione della zona. In quell’occasione avevamo raccontato e documentato tramite fotografie la grande quantità di rifiuti che la donna delle pulizie deve raccogliere ogni giorno fuori dall’istituto che ospita Elementari e scuole dell’infanzia (si parlava di circa un sacco da 60 litri riempito ogni mattina e tre sacchi al termine del weekend).

Scene di degrado e vandalismi (come ad esempio la rottura di tapparelle e lampioni), probabilmente opera di gruppetti di giovani, che avevano spinto il comitato della locale Assemblea dei genitori a rivolgersi al Municipio per sollecitare degli interventi. Tre le idee che erano state avanzate dai genitori, esasperati dal fatto che la situazione si protrae ormai da anni (nel 2011 erano anche state raccolte 500 firme): recintare il sedime delle scuole, introdurre delle telecamere o predisporre un sistema di sorveglianza tramite ronde serali/notturne.

Scartata per ora l’ipotesi di chiudere fisicamente l’accesso all'area pubblica al di fuori degli orari scolastici, il Dicastero opere pubbliche ha invece preso in considerazione la possibilità di reprimere vandalismi e sporcizia grazie al potenziamento dell’illuminazione e all’introduzione di quattro telecamere di sorveglianza nei punti più critici della zona. La risoluzione verrà sottoposta all’esecutivo da parte del capodicastero Christian Paglia nel corso delle prossime settimane. «Si tratta di un problema costante sul lungo termine e dobbiamo fare qualcosa. Così non si può più andare avanti», afferma Paglia da noi contattato.

Si potranno infliggere multe

Il municipale spiega che alla soluzione si è giunti dopo un periodo di monitoraggio: «Sin qui siamo intervenuti pulendo l’area, ma ora vogliamo fare un passo avanti per reprimere un fenomeno ormai consolidato», aggiunge. Oltre ai costi di pulizia, si contano infatti ogni anno alcune migliaia di franchi per danni. Se necessario, una volta che saranno a disposizione i filmati delle videocamere, il Municipio potrà applicare l’ordinanza contro il littering che prevede delle multe. «Non abbiamo nulla in contrario ai ritrovi di giovani, ma devono rispettare l’area pubblica».Intanto nell’ultimo periodo la situazione sembrerebbe stabile: non vi sono stati peggioramenti ma il punto di ritrovo è ancora frequentato, anche se il gruppetto sembrerebbe ora prediligere un lato della scuola che rimane più discosto agli occhi dei residenti della zona; rimane però costante l’abbandono dei rifiuti.

Per quanto riguarda altri grandi istituti scolastici della città, il capodicastero sottolinea che in passato sono stati segnalati problemi anche alle Scuole Nord e recentemente pure al Palasio. Le situazioni sarebbero però meno critiche, con alcuni episodi circoscritti, come per esempio un principio d’incendio a una porta del Palasio riscontrato recentemente. Per quanto riguarda la mancanza di spazi dedicati ai giovani, come sottolineato giovedì scorso dal sindaco Mario Branda nell’intervista rilasciata a ‘laRegione’ sul primo anno post aggregazione, tra i prossimi obiettivi rientra anche la creazione di un centro socioculturale per giovani, nonché l’istituzione di un operatore che interagisca con loro sul territorio. Ipotesi che il Dicastero servizi sociali sta studiando coinvolgendo la Commissione giovani della Città.

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