Quinto, Airolo, Faido, Bedretto, Dalpe e Prato pronti a firmare fideiussioni che consentirebbero al pool bancario di stanziare un'ipoteca di 16 milioni
L’incontro a porte chiuse svoltosi il 3 marzo al Caseificio di Airolo fra i vertici dell’Hcap e della Valascia immobiliare Sa alla presenza di sindaci e municipali dell’alta e media Leventina aveva uno scopo preciso: coinvolgere i Comuni nella fase ritenuta fondamentale per consolidare il business plan della prevista nuova Valascia da 48 milioni. Coinvolgimento ora materializzatosi sotto forma di richieste di fideiussioni. Garanzie per complessivi 4 milioni di franchi che consentirebbero al pool di banche, guidato da BancaStato, di consolidare l’ultimo decisivo tassello rappresentato dai 16 milioni necessari, tramite un prestito ipotecario, a completare il business plan sin qui incompiuto. Un passo, chiesto ai Comuni, che aiuterebbe peraltro a sbloccare le trattative in corso fra la dirigenza biancoblù e lo sponsor chiamato a mettere un milione di franchi all’anno per ‘battezzare’ col proprio nome e logo il nuovo stadio nell’arco di più stagioni. Un passo – ha appurato la ‘Regione’ – su cui i Municipi si sono chinati durante l’ultimo mese coinvolgendo, dove possibile, i membri del legislativo o quanto meno quelli delle rispettive Commissioni della gestione.
Ma andiamo con ordine: era il 23 dicembre scorso quando a Piotta, durante l’assemblea straordinaria degli azionisti dell’Hcap dedicata all’aumento del capitale sociale da 4 a 6 milioni dopo averne precedentemente dimezzato il valore nominale, il presidente Filippo Lombardi ebbe a dire: «I soldi delle banche ancora non li abbiamo, ma sappiamo dove andare a chiederli e come fare per ottenerli». Detto fatto. Uno dei primi atti compiuti dal nuovo presidente della Valascia Immobiliare Sa Carlo Croci, nel frattempo dimessosi dalla carica di sindaco di Mendrisio, è stato convocare il 3 marzo sindaci e municipali leventinesi: con Lombardi li ha sensibilizzati sull’importanza del nuovo stadio per l’economia della valle e ha abbozzato la via rappresentata dalla concessione di fideiussioni. Queste verrebbero materialmente riscosse dalle banche solo in caso di fallimento della Valascia Immobiliare Sa, controllata al 100% dall’Hcap Sa. Garanzie che i Municipi hanno nel frattempo valutato positivamente. In soldoni: 1,5 milioni per Airolo, uno per Faido, 500-600mila franchi per Quinto – Comune sede (il quale fra terreno, urbanizzazione, strada d’accesso e allacciamenti tecnici è già esposto per 3,5 milioni) –, nonché circa 250’000 franchi a testa per Bedretto, Dalpe e Prato Leventina. Totale: 3,7-3,8 milioni. Qualora dovessero bastare, l’appello non sarà esteso alla bassa Leventina. L’obiettivo, ricordiamo, è di avviare il cantiere entro la fine di questa primavera