A cinque anni dall’operazione ‘Domino’ che nel 2012 ha inferto un duro colpo alla prostituzione illegale in Ticino, la Polizia ieri ha visitato e chiuso i bordelli Belvedere e Ronco, entrambi di Cadenazzo. Situati lungo la vecchia strada del Ceneri, avevano ripreso l’attività a luci rosse senza apposita licenza edilizia (la richiesta, scriveva una settimana fa il ‘CdT’, è ferma al Tribunale federale dopo il diniego municipale). Come nel 2012, pure oggi l’inchiesta è coordinata dal procuratore generale John Noseda. Il blitz ha permesso di accertare diverse presunte irregolarità e di arrestare i presunti responsabili.
Al Belvedere sono state controllate dodici donne (otto brasiliane, una rumena, due italiane e una marocchina). Solo una era in possesso del regolare permesso. Le altre undici: una è stata denunciata per esercizio illecito della prostituzione; dieci anche per entrata, partenza o soggiorno illegali, nonché per attività lucrativa senza autorizzazione.
I responsabili del locale – un 55enne e l’81enne Giuseppe Francetti, noto come il ‘re dei night’ e in passato finito al centro di varie inchieste penali – sono stati arrestati per usura, amministrazione infedele, promovimento della prostituzione, esercizio illecito della prostituzione, violazione della Legge sull’imposta federale diretta, infrazione alla Legge sugli stranieri e frode fiscale. Inoltre sono stati controllati sette avventori.
Per Francetti si tratta del secondo arresto dopo quello scattato nel 2012 e protrattosi per una settimana. Da mesi era in attesa di giudizio, avendo il pg Noseda firmato un atto d’accusa che lo rinvia a giudizio davanti alle Assise correzionali. Mentre lo scorso 25 ottobre, ricordiamo, a essere condannato dalla Pretura penale è stato il figlio, per ripetuta incitazione all’attività lucrativa senza autorizzazione (ha favorito il meretricio di almeno 13 straniere prive di permesso, così come lo era l’intera struttura) e ripetuta incitazione all’entrata, partenza o soggiorno illegale (ha autorizzato almeno 24 straniere, prive di permesso, a prendere in locazione le camere dell’annesso affittacamere illegale).
Al vicino Ronco ieri sera al momento del controllo di polizia erano presenti sette donne (quattro brasiliane, due marocchine e una cubana): una è stata denunciata per esercizio illecito della prostituzione e le altre sei anche per entrata, partenza o soggiorno illegali, nonché attività lucrativa senza autorizzazione. Il responsabile del locale, un 64enne cittadino croato domiciliato nel Bellinzonese, è stato interrogato, denunciato e anch’egli arrestato per usura, promovimento della prostituzione, esercizio illecito della prostituzione, infrazione alla Legge sugli stranieri, frode fiscale, violazione della Legge sull’imposta federale diretta e disobbedienza a decisioni dell’autorità. Inoltre sono stati controllati quattro avventori. I due esercizi pubblici sono stati chiusi.