A causa del calo della richiesta di servizi postali, a Bodio la Posta sta dialogando con il Comune per trovare una soluzione alternativa allo sportello, che rischia quindi di chiudere. Lo comunica il Gigante Giallo, spiegando che i colloqui sono appena stati avviati e che l’azienda sta vagliando la possibilità di gestire in loco una filiale in collaborazione con un partner locale. Come in altri luoghi anche a Bodio, precisa l'azienda, negli ultimi anni sono stati impostati sempre meno pacchi e si sono effettuati meno versamenti.
Le forme d’esercizio alternative al vaglio delle discussioni e delle valutazioni con il Comune sono la "Posta con partner" o il servizio a domicilio. Nel caso specifico la Posta propenderebbe per la collaborazione con un partner. "La Posta ha finora introdotto con successo questo modello in oltre 800 luoghi in tutta la Svizzera, collaborando ad esempio con negozi di alimentari, farmacie, sportelli ferroviari o uffici turistici", scrive nel comunicato. In questo modo sarebbe possibile effettuare operazioni postali quotidiane legate a lettere e pacchi, nonché prelievi di denaro contante e pagamenti. A breve, viene annunciato, la Posta contatterà potenziali partner locali per determinare possibili collaborazioni. In alternativa verrebbe proposto un servizio a domicilio.
Nel lungo elenco di uffici postali a rischio pubblicato sul nostro quotidiano il 1° febbraio compare anche quello di Claro. Ciò che ha spinto il Municipio a inviare una lettera aperta alla Posta in cui difende la presenza dell'ufficio postale sul proprio territorio. "Il Municipio di Claro, lo ribadiamo, prende dunque atto con grande preoccupazione dei documenti pubblicati dal sindacato Syndicom e dal Consiglio di Stato in merito alla possibile chiusura dell’ufficio postale di Claro", Comune che dal 2 aprile diventerà quartiere periferico della nuova Bellinzona e che rischia di essere fortemente penalizzato da una chiusura del genere, sottolinea l'esecutivo.
"Oltre a perdere due posti di lavoro di qualità, sul piano del servizio pubblico, il Comune di Claro si vedrebbe privato del suo sportello, con il rischio che i suoi residenti debbano percorrere almeno mezz’ora di strada (con i mezzi pubblici o privati) per sbrigare le proprie faccende allo sportello", si legge nella lettera.
La richiesta del Municipio è che la direzione della Posta "riveda la sua strategia di presenza sul territorio in un’ottica più improntata al servizio pubblico e meno vincolata alle strette logiche di redditività legate al mercato".