Bellinzonese

Prima cucciolata, reazioni contrastanti

2 settembre 2015
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Il Wwf Svizzera ha fatto sapere di apprendere con gioia della presenza di una lupa con i suoi cuccioli in Valle Morobbia. Ora tocca alle autorità – sottolinea l'associazione ambientalista – sostenere gli allevatori e proteggere le greggi: "È urgente". Diametralmente opposte le conclusioni cui giunge l'Associazione per un territorio senza grandi predatori (sezione Ticino). In una lettera trasmessa agli organi di stampa ieri in serata il suo presidente Armando Donati ha ritenuto opportuno esprimere solidarietà "a tutti gli allevatori che sono stati e saranno confrontati con predazioni", invitando chi ha accolto la notizia della prima cucciolata di lupi in Ticino  a "immaginare soltanto per un attimo come diventerebbero le Valli ticinesi senza l’allevamento di bestiame minuto".

Tornando al Wwf si saluta l’arrivo della prima cucciolata in Ticino, spingendosi a dire che si tratta di un'opportunità per lo stesso settore agricolo: "Il lupo, come tutti i predatori, è un regolatore naturale della selvaggina". Il lupo, predando gli ungulati ma soprattutto modificando il loro comportamento, contribuisce infatti a ridurne i danni, sostiene il Wwf. Donati per contro è del parere che in Ticino, "oltre agli allevatori che già da anni vanno sostenendo l’inconciliabilità della protezione del lupo con l’allevamento tradizionale di bestiame minuto, pure le autorità sono consapevoli che il futuro di molte aziende agricole è a rischio". Il presidente dell'Associazione per un territorio senza grandi predatori conclude pertanto che "per tutto il mondo dell’allevamento ticinese questo è un giorno nero, è l’inizio di un cambiamento epocale, potrebbe essere la fine dell’allevamento tradizionale".

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