Primo stop ai Mondiali slovacchi per la squadra di Patrick Fischer. La Svezia s'impone 4-3, decide Ekman-Larsson al 52'
Al termine di una partita spettacolare i rossocrociati devono inchinarsi di fronte ai campioni in carica svedesi. Buona la prova elvetica, rammarico per qualche leggerezza difensiva e un powerplay non all'altezza della situazione. Domani alle 20.15 altra grande sfida contro la corazzata russa.
Patrick Fischer ripropone in sostanza la stessa formazione che ha battuto la Norvegia. L’unico cambiamento è a difesa della gabbia, Berra rimpiazza Genoni.
Moltissimi i tifosi elvetici presenti a Bratislava, la nostra Nazionale gioca praticamente in casa. La squadra di Fischer parte subito forte e sfiora la rete con Frick e Bertschy. In pista si crea subito un grande ambiente. La Svezia dopo la difficile entrata in materia reagisce, ma Reto Berra è attento. Al 04’09’’ la Svizzera apre le danze. Un geniale assist di Haas permette ad Andrighetto di segnare il punto dell’1-0. Gli svedesi, feriti nell’orgoglio tornano in avanti, ma la difesa elvetica resiste. Il ritmo è elevato. Al 6’ primo powerplay di serata per Fiala e cricca, ma la situazione speciale è gestita male. All’undicesimo splendido assolo di Fora, fermato fallosamente e nuova superiorità numerica per i rossocrociati. Stavola i nostri sono più pericolosi, ma non riescono a sorprendere Lundqvist. Il portiere dei Rangers è poi bravo ad opporsi a un tiro dei Fora. Il leventinese viene in seguito penalizzato, prima powerplay per gli svedesi, ma il fortino svizzero resiste. Sul finire del primo tempo è poi Moser a finire sulla panchina dei cattivi. Agli svedesi questa volta bastano 3’’ per pareggiare, l’autore della rete è Wennberg al 18’44’’.
Pure la frazione centrale si apre con la Svizzera pericolosa, Moser spara a lato da posizione favorevole. In seguito è Josi a impegnare Lundqvist. Dall’altra parte è Nylander a testare i riflessi di Berra. Diversi i capovolgimenti di fronte, per poco al 24’ Hofmann non infila il portiere svedese tra le gambe, mentre poco dopo sono Lindblom e Landeskog a mettere i brividi alla difesa svizzera. Il vantaggio svedese è nell’aria e arriva al 26’, a esultare è Nylander, lasciato troppo libero da Diaz sottoporta. Andrighetto tenta subito di rimediare, ma la sua conclusione non va a buon fine. In seguito è Josi a sprecare una ghiotta opportunità. La gioia del pareggio è solo rimandata, in 4 contro 4 Genazzi al 28’ realizza il gol del 2-2 dopo lavoro preparatorio di Josi. Non c’è un attimo di tregua, la Svezia risponde dopo 30’’ e torna avanti grazie a Gustafsson, nell’occasione Weber perde l’uomo nello slot. Il match resta aperto e spettacolare. Poco oltre metà contesa la Svizzera dispone di un powerplay, Fiala due volte e Kurashev (palo) falliscono la possibilità di pareggiare nuovamente. Altra ottima opportunità al 35’ per la Svizzera con Rod, ma non se ne fa nulla. È l’ultima emozione del secondo tempo.
Debutto di terzo periodo senza acuti sino al 43’01’’. Josi si guadagna una superiorità numerica. Kurashev con una deviazione volante fallisce una buona chance, ma ne complesso il powerplay elvetico una volta in più non rende. Al 46’ grandissima opportunità per Haas, ma Lundqvist risponde da campione. Sull’altro fronte è poco dopo Lindblom a portare una minaccia. Al 49’ la Svizzera può per l’ennesima volta giocare a 5 contro 4, il powerplay non è all’altezza della siutazione ma dal nulla sullo scadere della penalità arriva il 3-3 firmato da Haas con un tiro di rara precisione. Sull’onda della gioia Andrighetto prova a creare il sorpasso, ma la sua conclusione è bloccata da Lundqvist. Più cinici invece i nordici che al 52’ tornano a fare corsa in testa, la rete è di Ekman-Larsson. I rossocrociati non si danno per vinti, Fiala con un bel tiro mette alla prova Lundqvist. Il forcin finale provoca una mischia nello slot svedese, ma Scherwey e Hofmann non riescono a concretizzare. A 2’ dalla sirena Fischer toglie il portiere. La disperata mossa non dà però frutti e la Svezia festeggia.