Un'animazione nel segno della qualità per collegare la rassegna ai suoi eventi 'off': e diventa una 'locarnoexperience'
È sempre più solido, il filo che lega il Festival del film di Locarno alla “sua” Rotonda. Questo, del resto, era l’obiettivo dichiarato al momento di far proprio il grande spazio “para-festivaliero” che tradizionalmente anima le notti durante la rassegna. L’edizione 2018 durerà la bellezza di 17 serate (dal 27 luglio al 12 agosto, sempre dalle 18 alle 3). Come spiegano alla 'Regione' il direttore del Festival Raphaël Brunschwig e il suo vice Mattia Storni, ciò rafforzerà ulteriormente questo dialogo fra evento e “satellite” d’animazione sul fronte artistico: «Gli scopi dell’operazione laRotonda sono incuriosire i più giovani alle dinamiche del Festival, sviluppare la dimensione evento puntando sulla curatela del programma di attività "off" e – parallelamente – aumentare il grado di autofinanziamento del Festival», dice Brunschwig. Partner principale incaricato di concretizzare le buone prospettive negli spazi interni della rotatoria sarà ancora Rete 3, «che in più, rispetto all’anno scorso, ha destinato un suo programmatore musicale alla creazione del contenuto in Rotonda – sottolinea Storni –. Un’animazione musicale che proporrà un mix fra artisti emergenti ed artisti affermati in Svizzera e a livello internazionale, che si esibiranno come di consueto all’interno del Grand Hotel Swisscom. Quanto ai criteri di scelta, diciamo che sono stati prettamente festivalieri, nel senso che si è seguita una linea ben precisa, ispirata soprattutto a determinati temi evocati e proposti dal Festival del film».
Più prosaicamente, laRotonda sarà caratterizzata quest’anno anche da un’altra novità importante: la creazione di una sorta di “villaggio Ticino” composto da una parte da 6 “Foodtruck” di chiaro stampo ticinese – quindi gusti locali, come i prodotti, portati e cucinati da “artisti” gastronomici che provengono dal territorio cantonale – e dall’altra da abili “Ticino-makers”, ovverosia protagonisti di un artigianato che va al di là del classico e già visto, sconfinando in creazioni particolari e innovative. «“Fil rouge” del “Villaggio Ticino” – e poi anche della Rotonda nel suo insieme – non potrà che essere la qualità, proprio perché questo è il concetto che da sempre regge la rassegna cinematografica – ribadisce Brunschwig –. Inoltre, assumersi laRotonda attenendosi a determinati criteri ci ha spinti a rivedere il nostro organigramma, ottimizzandolo per professionalizzare alcuni settori». Sempre in Rotonda verrà riproposto il “virtual reality corner” del Geneva International Film Festival.
Sarà inoltre nuovamente legato al Festival il Locarno Garden sul Parco Balli (organizzato con la Mobiliare dal 28 luglio all’11 agosto, ogni giorno dalle 17 alle 3), la cui programmazione musicale verrà curata, come l’anno scorso, dall’associazione culturale Turba di Lugano. È stato confermato l’apprezzato padiglione artistico, che proporrà un’animazione musicale più soft rispetto a quella in Rotonda, ma ugualmente curata nei dettagli. Dettagli come quelli grafici rendono piacevole la visita al sito che dà un marchio alle due sedi “para-festivaliere”: www.locarnoexperience.com. «Un grosso lavoro è stato svolto a livello di comunicazione – riconosce Storni –. “Giocando” quasi con i simboli della Rotonda e del Locarno Garden si può andare preventivamente alla scoperta della “line-up” degli ospiti e di tutte le altre informazioni utili».