Forse a metà maggio il processo all'uomo che nel 2023 uccise il custode del Centro scolastico per gelosia
Potrebbe svolgersi a metà maggio il processo per il 44enne che l'11 maggio del 2023 uccise il custode delle scuole di Aurigeno a colpi di pistola. Lo riporta la Rsi secondo la quale dall’atto d’accusa emergono nuovi e inquietanti dettagli. Tutto sarebbe iniziato già nel luglio del 2022, quando la moglie dell’imputato ufficializzò la sua relazione con la vittima. Una comunicazione che mandò su tutte le furie il 44enne che, nelle settimane successive, confezionò quattro bottiglie incendiarie, che depositò in un prato nei pressi dell’istituto scolastico. La trappola non funzionò. Inoltre il 25 settembre avrebbe minacciato l'ex donna con un coltello.
Dall’inchiesta – sempre secondo la Rsi – è emerso che l’uomo avrebbe effettuato delle ricerche sul dark web per assoldare addirittura un sicario. Alla fine si procurò una pistola, con la quale lui stesso portò a compimento il suo piano crudele. Aspettò l’arrivo del rivale e quando il custode si accorse di lui e cercò di scappare all'interno dell'edificio, iniziò a sparargli. Un secondo proiettile centrò la vittima, alla schiena. Infine nel corridoio della palestra il 44enne lo colpì di nuovo, alle spalle, una terza volta. La vittima morì un’ora più tardi nonostante il prodigarsi dei soccorritori. Alle Assise criminali l’imputato dovrà rispondere, in via principale, di assassinio. Gli altri addebiti vanno dalla minaccia agli atti preparatori punibili di incendio intenzionale; dal furto all’esposizione a pericolo della vita altrui (docenti e allievi della scuola). La Corte sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. Lo sparatore non sarà comunque solo in aula. Compariranno infatti pure il 33enne che gli fornì la pistola e la donna che fece da tramite tra i due. Dovranno rispondere di complicità in assassinio. A procurare al 44enne l'arma del delitto fu l’impresario di Bellinzona già finito al centro del cosiddetto “scandalo dei permessi falsi”, che verrà giudicato anche per quella e altre vicende.