Nell'anno delle riforme fiscali il disavanzo a Preventivo sarà di 5,8 milioni. Moltiplicatore confermato all'88%. Pronte le misure per contenere i costi
Il disavanzo c’è. E il semplice numero – la perdita stimata è di 5,8 milioni – è uno di quelli che non lascia indifferenti, pensando soprattutto alle importanti sfide che si stanno avvicinando. Nel presentare i Preventivi 2025 il Municipio di Chiasso si è però voluto mostrare compatto e tutto sommato tranquillo. «Per la prima volta abbiamo i costi sotto controllo e anche in diminuzione, per cui non parlerei di profondo rosso», è stato il commento del sindaco Bruno Arrigoni. «5,8 milioni non è poco come cifra – ha ammesso il capodicastero Finanze Luca Bacciarini –. Ma vogliamo intervenire in maniera ponderata, senza prendere decisioni di pancia». Per questo l'esecutivo monitorerà la situazione a cadenza mensile e, laddove necessario, prenderà le sue contromisure. Le sfide principali, ha aggiunto Bacciarini, restano una «riduzione delle entrate fiscali e il contenimento delle spese, garantendo la continuità e la qualità dei servizi offerti». Per raggiungere questi obiettivi, l'autorità comunale è quindi chiamata «ad attuare misure di contenimento dei costi e aumentare le entrate per ridurre il disavanzo». Nelle prossime settimane verrà presentato anche il Piano finanziario per il quadriennio.
Nonostante la situazione e la possibilità introdotta dal 2025 di differenziare il moltiplicatore tra persone fisiche e giuridiche, il Municipio ha scelto la continuità e propone di mantenere il moltiplicatore d'imposta all'88% per entrambe. Il moltiplicatore aritmetico ammonta al 110%). La decisione finale sarà comunque presa dal Consiglio comunale. «Riteniamo prematuro procedere con modifiche del moltiplicatore in considerazione dell'incertezza del contesto attuale – ha spiegato Bacciarini –. Una valutazione più approfondita è rimandata avremo tendenze finanziarie maggiormente consolidate». Per il capodicastero la situazione è «chiara e definita» e le cifre utilizzate per elaborare le previsioni sono «realistiche». Per l'esecutivo di Chiasso «la situazione è piuttosto chiara e sicuramente troveremo misure per uscirne a medio termine». Il disavanzo di 5,8 milioni «non è generato dall'aumento delle spese correnti, ma è soprattutto dato da un'importante riduzione dei ricavi, sia correnti che di gettito fiscale a seguito delle modifiche legislative e da un rallentamento degli investimenti». Per il prossimo anno la cittadina intende investire 6,7 milioni netti con progetti prioritari – già votati dal legislativo – come la nuova sede dell'Ufficio tecnico e il rinnovamento degli edifici scolastici.
Entrando nel dettaglio delle cifre, il fabbisogno per il prossimo anno sarà di 30,4 milioni (+9,4% rispetto al 2024). Per ottimizzare le spese, ha aggiunto Bacciarini, «è stata effettuata un'analisi voce per voce con i dati dei Consuntivi ‘23 e del preconsuntivo ’24, che si sta rivelando più negativo del previsto». La citata riduzione del gettito fiscale è stimata in 3,2 milioni per le persone giuridiche e 300mila franchi per le persone fisiche; oltre a 1 milione di imposte alla fonte per l'applicazione del moltiplicatore medio comunale («anche se questo dato è di difficile previsione»). Anche per le sopravvenienze d'imposta è stata stimata una diminuzione di 900mila franchi; il contributo finanziamento case anziani è stato ridotto di un milione e le spese di trasferimento dovute principalmente ai maggiori oneri richiesti al Comune da parte del Cantone (in particolare alle case per anziani) è aumento di 600mila franchi. Le minori entrate, ha fatto notare ancora Luca Bacciarini, «saranno parzialmente compensate dalla crescita prevista legata a nuovi contribuenti. Importanti investimenti privati sul territorio e l'arrivo di diverse nuove società nel corso dell'anno fanno prospettare un aumento generale delle entrate per persone giuridiche e imposte alla fonte». Quelle che entreranno in vigore con le nuove riforme, seppur attese, «sono misure che arriveranno tutte insieme – ha commentato Bruno Arrigoni –. Questo andrà a danneggiare i poli dove ci sono soprattutto persone giuridiche».
Più volte sollecitato dalla Commissione della Gestione a contenere i costi, con i Preventivi ‘25 il Municipio ha adottato «un piano mirato a breve-medio termine per bilanciare entrate e uscite del Comune», ha aggiunto ancora Bacciarini. I punti principali sono cinque. Il primo riguarda la riduzione delle spese per il personale, con «il blocco delle assunzioni non essenziali e incentivo a riduzioni delle percentuali lavorative e prepensionamenti. Stiamo preparando alcune proposte che, una volta accettate dal Municipio, verranno discusse con i dipendenti interessati. Questo impatto, non ancora quantificabile, non è inserito a preventivo». Si passa poi alla centralizzazione degli acquisti «per ottenere economie di scala»; alla razionalizzazione degli investimenti con l'obiettivo di «contenere il ricorso a nuovi prestiti e limitare ulteriori disavanzi»; alla revisione delle convenzioni intercomunali «per equilibrare i costi dei servizi e delle infrastrutture a carattere regionale» e, come anticipato, a un monitoraggio costante dell'evoluzione con la «valutazione di ulteriori misure di contenimento dei costi, quali la possibilità di limitare i servizi offerti». Il Municipio, ha concluso Luca Bacciarini, sta inoltre sviluppando «un progetto strategico di marketing territoriale per consolidare il bacino fiscale e favorire un incremento delle entrate nel medio-lungo termine. Dobbiamo sfruttare la nostra posizione geografica e le nostre infrastrutture per attirare nuove aziende, soprattutto nel terziario».
Chiasso continua inoltre a essere confrontato con alcuni ‘cantieri aperti’ che potrebbero portare a un miglioramento della situazione. Il primo riguarda la piattaforma Ticino 2020 che prevede importanti modifiche dei rapporti tra Cantone e Comuni e che «si trova in una situazione di stallo – ha commentato il sindaco –. Per noi questo rappresenta un problema perché, tra i vari punti, la riforma prevede il trasferimento dell'intero costo dell'assistenza a carico del Cantone. Attualmente il Comune è chiamato a contribuire con 1,5 milioni: se rapportato al numero di abitanti, Chiasso è il comune che paga di più». Entro fine anno, o al più tardi a inizio 2025, è invece attesa la prima bozza del progetto aggregativo del Basso Mendrisiotto. Bozza che verrà condivisa con i Comuni coinvolti (Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo). La consultazione popolare sarà convocata nel 2026. L'ultimo punto citato dal sindaco riguarda l'importante diminuzione (-100 unità, dall'11 al 9%) delle abitazioni sfitte registrato nell'ultimo periodo. «Il dato dovrà essere confermato nei prossimi due anni, ma è sicuramente un segnale positivo – ha concluso Bruno Arrigoni –. Il problema di Chiasso è che molti sfitti si trovano in palazzi degli anni ’60-‘70 e sono un po’ fuori mercato. Ma quando assistiamo a rinnovamenti, e sul mercato stanno arrivando un paio di edifici che offriranno appartamenti nuovi, gli spazi vengono quasi affittati o venduti. Dovremo anche capire se il trend in Italia della doppia imposizione potrà essere una nuova fonte di attrazione di nuovi inquilini».