A Bellinzona metamorfosi in vista per l’area asfaltata che sarà dedicata alla biodiversità. I granconsiglieri dovranno parcheggiare altrove (pagando?)
Ha i mesi contati il privilegio concesso ai granconsiglieri che usano gratuitamente il posteggio di via Ghiringhelli a Bellinzona durante le attività parlamentari. La superficie di proprietà cantonale, presente in questa forma ormai da decenni e dotata di una cinquantina di stalli con al centro due platani, sarà convertita in un’area verde pubblica caratterizzata da biodiversità. I deputati che ne fanno uso dovranno dunque adeguarsi optando per l’utilizzo del trasporto pubblico o dei posteggi pubblici (al momento non è però dato sapere se pagando, come tutti gli altri utenti, o se ancora a titolo gratuito). La misura incide peraltro anche sul popolo del Rabadan, visto che l’area durante la settimana del carnevale è stata finora sempre messa a disposizione gratuitamente, previo smontaggio delle due barriere automatiche d’entrata e uscita per evitarne il danneggiamento. Per contro confermato, al momento, il posteggio sempre riservato ai deputati dietro il palazzo governativo (lato nord), dove recentemente i servizi cantonali hanno lasciato sulle moto e biciclette presenti un biglietto che sensibilizza gli utenti sul fatto che gli stalli coperti, sempre molto ambiti, sono riservati ai deputati e ai dipendenti pubblici.
Quanto al posteggio di via Ghiringhelli, la domanda di costruzione presentata a suo tempo dal Dipartimento del territorio con l’obiettivo di trasformarlo in parco è sfociata nella licenza edilizia rilasciata dal Municipio cittadino un paio di mesi fa. Una tempistica intersecatasi col tema della tassa di collegamento, balzello che il Gran Consiglio ha mandato definitivamente agli archivi il 14 ottobre accogliendo per due soli voti il rapporto di maggioranza contrario alla sua messa in vigore, il prossimo gennaio, così come proposto tramite controprogetto dal Consiglio di Stato e invano difeso dal Dipartimento del territorio. Detto altrimenti, mentre il parlamento si accingeva a discutere e infine silurare la tassa di collegamento in base al messaggio governativo datato 10 luglio 2024 seguito dai rapporti di maggioranza (contrario) del 24 settembre e di minoranza (favorevole) del 1° ottobre, il Dipartimento del territorio tirava dritto sullo smantellamento – peraltro previsto da tempo ma finora mai palesatosi – del parcheggio gratuito dei deputati.
Infatti la metamorfosi green non è un fulmine a ciel sereno. Ai granconsiglieri non dev’essere sfuggita la risposta governativa fornita il 23 giugno 2021 a un’interrogazione di Sergio Morisoli e Paolo Pamini (Udc) vertente sull’impossibilità per i deputati di usare il posteggio riservato ai consiglieri di Stato sul lato est della residenza governativa. Quei cinque stalli, spiegava il CdS, “sono regolarmente affittati ai consiglieri di Stato che, a differenza dei parlamentari, pagano un canone mensile”. Gli altri stalli della medesima area “sono a disposizione delle auto di rappresentanza del Consiglio di Stato, della Sezione della logistica, del Centro servizi informatici e dei fornitori per il carico e scarico merce”. Quindi l’affondo sul fatto che i membri del Gran Consiglio “non corrispondono alcunché per l’utilizzo dei 66 stalli loro riservati nei due piazzali”, quello appunto più piccolo sul lato nord della residenza governativa e quello più grande in via Ghiringhelli: “Considerato che dal profilo strettamente legale risulta difficile giustificare questa differenza dei deputati rispetto ai funzionari dell’Amministrazione cantonale”, veniva anche fatto notare che i deputati “fanno un uso sporadico del posteggio, che gli stalli non sono attribuiti e che ciò nonostante sono riservati in permanenza ai titolari delle tessere d’accesso ad esclusione di altri fruitori”.
Da qui l’accenno al tema dell’utilizzo razionale della proprietà demaniale: il governo specificava di ritenere “insoddisfacente la situazione attuale in cui una vasta superficie, particolarmente pregiata siccome ubicata nei pressi del centro storico, rimane desolatamente adibita a posteggio asfaltato utilizzato solo pochi giorni al mese”. Questo “a discapito di un importante potenziale di riqualifica a favore della collettività, in particolare come verde urbano”. Perciò l’esecutivo cantonale indicava che per le esigenze di stazionamento dei parlamentari “potrebbero essere trovate soluzioni alternative in vicine strutture esistenti”.
Affermando ciò l’esecutivo cantonale non indicava chiaramente né il luogo (probabilmente il rinnovato posteggio Tatti vicino al semisvincolo e alla Scuola d’arti e mestieri) né se la soluzione prospettata fosse nuovamente a titolo gratuito o a pagamento come per tutti gli altri utenti del medesimo parcheggio. Ma specificava ancora una volta che la restituzione del posteggio di via Ghiringhelli “a una più vasta collettività s’inserirebbe positivamente anche in un discorso d’immagine, potendo essere inteso dalla popolazione come un ingiustificato privilegio l’utilizzo gratuito e in esclusiva di una vasta superficie ubicata nel centro cittadino”. Dalle parole ai fatti il passo non è breve (sono passati da allora tre anni) ma si sta concretizzando.