laR+ Bellinzonese

Per i deputati al volante in arrivo ‘un nuovo parcheggio’

Ma nessuno sa dire se la soluzione individuata dal governo a Bellinzona sarà ancora gratuita o a pagamento

(laRegione)
26 ottobre 2024
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È il giugno 2021 quando Sergio Morisoli irrompe nella sala del Gran Consiglio sull’orlo di una crisi di nervi per non aver trovato posto nel grande parcheggio di via Ghiringhelli riservato gratuitamente ai deputati (era presumibilmente pieno, idem quello più piccolo situato nel lato nord del palazzo governativo) e nemmeno in quello a uso esclusivo (a pagamento) dei membri del Consiglio di Stato e nel quale gli è stato impedito di entrare in quanto, appunto, granconsigliere. Ciò che ha comportato il suo arrivo in ritardo alla seduta di legislativo, proprio il giorno in cui è relatore del primo tema all’ordine del giorno. Segue un’interrogazione di fuoco e due mesi dopo il governo spiega di voler trasformare in un parco il grande posteggio di via Ghiringhelli, con una soluzione alternativa in non precisate “vicine strutture esistenti”.

Ed eccoci a oggi, anzi a ieri, quando ‘laRegione’ pubblica la notizia relativa alla licenza edilizia rilasciata un paio di mesi fa dal Municipio di Bellinzona al Cantone per la trasformazione del parcheggio in area verde. Confermate così le mire del Dipartimento del territorio diretto dal leghista Claudio Zali. Il quale nel frattempo ha dovuto confrontarsi col definitivo affossamento parlamentare (14 ottobre) della tassa di collegamento a seguito dell’iniziativa (primo firmatario l’Udc Piero Marchesi) presentata nel febbraio 2023. Tornando a ieri i Servizi del Gran Consiglio rimangono spiazzati dal vuoto comunicativo e insieme al presidente Michele Guerra scrivono agli altri 89 deputati rilevando di aver appreso la novella dalla stampa, seguita da una “conferma verbale del Consiglio di Stato” secondo cui l’area subirà nei prossimi mesi la metamorfosi green. “Ma nessuna informazione ufficiale in tal senso ci è stata finora trasmessa dalle competenti autorità comunali e cantonali”, prosegue la nota interna. Sempre informalmente il governo “ha anticipato che seguirà una comunicazione ufficiale con l’indicazione di un nuovo parcheggio” sostitutivo. Sarà ancora ad accesso gratuito o a pagamento? Tre anni fa il governo rispondendo a Morisoli aveva sottolineato che i 90 deputati “non corrispondono alcunché per l’utilizzo dei 66 stalli loro riservati nei due piazzali. Considerato che dal profilo legale risulta difficile giustificare questa differenza dei deputati rispetto ai funzionari dell’Amministrazione cantonale”, il CdS faceva anche notare che i deputati “fanno un uso sporadico del posteggio, che gli stalli non sono attribuiti e che ciò nonostante sono riservati in permanenza ai titolari delle tessere d’accesso a esclusione di altri fruitori”.

‘Scarsa trasparenza’

Alcuni deputati interpellati ieri dalla redazione per commentare la situazione o non hanno risposto o hanno declinato l’invito accampando motivi diversi e di opportunità. La sola a pronunciarsi è Sabrina Gendotti (Centro), sentita quale membro di comitato dell’Automobile club svizzero sezione Ticino: «Capisco che si voglia rendere quell’area pregiata fruibile al pubblico. Si tratta di un’idea condivisibile a patto che i granconsiglieri siano messi nella condizione, con una soluzione alternativa concreta, di raggiungere Palazzo delle Orsoline in auto senza sobbarcarsi oneri e tempi aggiuntivi. Certo, visto il periodo il tema della gratuità può suscitare delle discussioni. Ma l’indennizzo che percepiamo, e lo dico da libera professionista, non è un granché. Personalmente faccio la deputata per passione, non certo per un guadagno che non c’è. Ma proprio perché il tema è sensibile, evidenzio che ancora una volta il governo pecca di scarsa trasparenza nei confronti del parlamento». Dal canto suo Matteo Pronzini (Mps) ricorda di aver presentato il mese scorso un’iniziativa volta a riconoscere a ciascun deputato un abbonamento Arcobaleno annuale che copra la tratta dal domicilio a Bellinzona.MA.MO.