Bellinzonese

Già raccolte 950 firme per salvare Casa Jam di Moleno

Il primo pacchetto di sottoscrizioni alla petizione che chiede di preservare la villa e il suo parco è stato consegnato alla cancelleria di Bellinzona

Da sinistra Lisa Boscolo, Fabio Guarneri (comitato Aqm) e Luca Tanner (cancelleria di Bellinzona)
21 ottobre 2024
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Sono già 950 le firme raccolte in due settimane nell'ambito della petizione con la quale si chiede di salvaguardare Casa Jam e il suo parco a Moleno, un quartiere che conta poco più di 100 residenti. Un primo pacchetto di sottoscrizioni è stato consegnato oggi, lunedì 21 ottobre, alle 10 alla cancelleria della Città di Bellinzona. Ricordiamo che la raccolta firme cartacea e online volta a preservare la villa edificata nel 1911 con tratti liberty e il suo parco – che rischiano di venire sacrificati da un progetto edilizio per la realizzazione di alcune nuove abitazioni – è stata indetta dall’Associazione Quartiere Moleno (Aqm). Visto il pregio e l'importanza dell'edificio, la petizione chiede di “impedire lo sfruttamento edilizio sconsiderato e scellerato del patrimonio storico e culturale rappresentato da Casa Jam e dal suo parco inserendoli tra i beni da tutelare a livello comunale; avviare trattative per l’acquisto (o permuta) da parte della Città di Bellinzona; valorizzare Casa Jam (con restauro edificio principale, annessi, fontana e parco) trasformandola per esempio nella sede del nuovo archivio storico della città, di una biblioteca comunale e un luogo per esposizioni e socializzazione, a servizio della popolazione”.

La petizione è anche sostenuta da cinque consiglieri comunali che hanno depositato un’interpellanza interpartitica, con prima firmataria Lisa Boscolo (Unità di sinistra) affiancata da rappresentanti di altre quattro forze politiche (Verdi/Fa, Plr, Lega/Udc e Centro). Il testo sottolinea come negli ultimi anni la popolazione del quartiere di Moleno – che attualmente conta 127 abitanti, ovvero lo 0,27% dei residenti nel Comune di Bellinzona – sia cresciuta di circa il 40%. "Un aumento che obbliga a riflettere e a rivedere anche la pianificazione delle offerte pubbliche in loco". Tenendo poi conto che "in Ticino lo sviluppo territoriale delle città ha portato alla distruzione di molte case d’epoca ricche di storia", si vorrebbe evitare che ciò accada anche a Moleno. È così stata presentata una serie di domande al Municipio volta a difendere la bontà della petizione e delle sue richieste.

Oltre ai rappresentanti politici anche la Società ticinese per l'arte e la natura (Stan) si è schierata con l'Aqm, "e sta svolgendo un importante lavoro di ricerca a sostegno del mantenimento della magnifica costruzione di inizio 1900", si legge in un comunicato. "Un simbolo di storia che non può passare inosservato e calpestato dallo sviluppo sconsiderato dei Quartieri di periferia".

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