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Bullismo, fiction sulla realtà. Silvio Akai torna al cinema

Sabato 19 ottobre, con il ‘casting’ al Collegio Papio di Ascona, parte idealmente la nuova avventura del giovane regista autodidatta locarnese

Silvio Akai
10 ottobre 2024
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Una “crew” giovane, come il regista, per concentrarsi su un tema, il bullismo, “giovane” per definizione; anche e specialmente nella sua accezione telematica, che è il “cyberbullismo”, ovvero quello perpetrato in rete.

C’è sempre tanta passione, nei lavori di Silvio Akai, 35 anni, regista autodidatta locarnese, appassionatissimo di cinema tanto da decidere di lanciarsi in iniziative del tutto autonome, costruite e sostenute in proprio, e costi quel che costi, in primo luogo a livello finanziario. L’ultima iniziativa in ordine di tempo parla appunto di un tema che purtroppo non passa mai di moda, il bullismo, che Silvio intende declinare in forma cinematografica per poi avere materiale da far passare nelle scuole, per sensibilizzare gli allievi, che sono poi quelli che subiscono determinate dinamiche, ma possono anche esserne la causa.

Proprio in una scuola – il Collegio Papio di Ascona, nell’aula magna – si svolgerà il 19 ottobre la giornata del “casting”, che per chi non mastica l’inglese è uno dei momenti chiave di ogni produzione, visto che è la fase in cui si scelgono attori e comparse. Con il “casting” Akai intende puntare sul “locale”: «Come già successo nelle produzioni precedenti, è un po’ il mio pallino concentrarmi sui talenti e le esperienze locali, quindi ticinesi. Così come ticinesi sono le persone che lavorano con me sul set, ma anche prima e dopo, in post-produzione».

Raccontare la sofferenza

La storia raccontata sul grande schermo sarà quella di una ragazza bullizzata, anche tramite un video poi postato sui social. Una storia, quindi, di sofferenza, la cui narrazione è stata costruita, precisa Silvio Akai, «confrontandoci con chi direttamente o indirettamente ha avuto a che fare con situazioni di bullismo. L’obiettivo è appunto indagare il fenomeno con le sue dinamiche, in maniera tale da illustrarne la componente totalmente distruttiva che gli è propria, lanciando un messaggio di consapevolezza ai giovani che avranno poi occasione di vedere il film. Un film in cui, posso anticiparlo, non mancheranno i colpi di scena».

Qualche significativa parola Silvio la spende proprio a proposito del luogo prescelto per il “casting”: «Siamo quattro fratelli e tutti abbiamo frequentato il Papio. È stato un periodo molto positivo, al Collegio dobbiamo tanto. Abbiamo mantenuto ottimi rapporti con la Direzione (don Patrizio Foletti e Paolo Scascighini) tanto che ci è sembrato naturale chiedere la loro collaborazione per portare in porto il nostro progetto. A loro va il nostro ringraziamento per aver accettato la nostra richiesta».

Ritorno in Collegio

Un ringraziamento che il vicerettore Scascighini raccoglie e rivolge, a specchio, ai suoi ex allievi: «Sapere di aver lasciato un buon ricordo negli allievi è naturalmente il miglior riconoscimento per la nostra scuola e quando Silvio ci ha chiesto collaborazione per questo suo nuovo lavoro il “sì” è stato immediato. Quando ci siamo incontrati in relazione al fatto che servivano loro degli spazi per il “casting” del 19 ottobre, abbiamo parlato in primo luogo delle importanti novità infrastrutturali al Collegio, ma anche di pedagogia e didattica, visto che per aggiornarsi sul contesto scolastico i ragazzi ci avevano chiesto di poter partecipare a delle lezioni. Ma solo assistendo non avrebbero potuto vedere fino a che punto negli ultimi anni è cambiata la scuola: dalla dotazione tecnologica alle valutazioni incrociate allievi-docenti-Direzione, davvero c’è stata un’evoluzione incredibile. Sono tutti elementi che potranno tornare utili per il loro progetto, il cui tema centrale è tra l’altro molto importante venga trattato a fini educativi e preventivi».

Dalle fobie al peccato

Con questo film in divenire si conferma la scelta del regista di affrontare tematiche particolari. Con il suo primo lavoro, il cortometraggio “SALMO 23”, Silvio Akai aveva trattato le fobie legate alla modernità; con il secondo, il mediometraggio “Serpenti”, si era invece concentrato sul peccato in amore, amicizia, falsità e inganno, vincendo fra l’altro il premio come “Best Drama Film 2021” allo Switzerland International Film Festival.

Va ancora detto che in questa nuova produzione – il cui titolo è ancora in gestazione – un ruolo importante lo avrà la musica, al punto che c’è l’intenzione di far comporre un brano hip-hop originale. Tornando infine al “casting”, si terrà dunque nell’aula magna del Collegio Papio sabato 19 ottobre durante tutto il giorno, dalle 9 alle 17. Chi fosse interessato… a diventare famoso si può annunciare scrivendo a silvio.akai.film@hotmail.com.

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