Svizzera

Il tunnel del Gottardo riaperto al traffico ferroviario

Da oggi, 2 settembre, la circolazione è totalmente ripristinata: si impiegherà un'ora in meno con treni ogni mezz'ora

Un treno Giruno
(Ffs)
2 settembre 2024
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Da questa mattina, 2 settembre, la galleria di base del San Gottardo è di nuovo completamente aperta al traffico ferroviario. Lungo la tratta tra il Ticino e la Svizzera tedesca, i viaggiatori tornano a guadagnare un'ora.

In occasione della riapertura del tunnel ferroviario più lungo del mondo, in conferenza stampa il consigliere federale Albert Rösti, il presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta, il consigliere di Stato urano Urban Camenzind e il Ceo delle Ffs Vincent Ducrot hanno voluto sottolineare l'importanza di questo collegamento chiave per la Svizzera e l'intero continente.

"La galleria di base del San Gottardo collega non solo la Svizzera tedesca e il Ticino, ma anche il Nord e il Sud dell'Europa ed è fondamentale per la mobilità e la circolazione delle merci nel continente. Un ruolo che ora riprende senza limitazioni", ha dichiarato Rösti, responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni.

Il Ticino è nuovamente più vicino

"Ringraziamo le Ffs per aver adottato misure volte a garantire il collegamento del Ticino con il resto della Svizzera durante le restrizioni. Oggi siamo particolarmente soddisfatti perché i pendolari e gli studenti possono tornare a raggiungere più rapidamente la Svizzera tedesca e anche per i turisti recarsi in Ticino torna a essere più veloce e semplice. Per il Canton Ticino e la sua economia si tratta di un collegamento centrale", ha affermato Vitta.

Dal canto suo, il consigliere di Stato urano ha aggiunto: "Per il Canton Uri, la galleria di base del San Gottardo costituisce una via importante verso il Ticino. Da oggi è di nuovo possibile viaggiare in treno fra i due capoluoghi in poco più di mezz'ora. Un'ottima notizia", ha detto Camenzind.

"Siamo lieti che i nostri clienti possano nuovamente viaggiare più velocemente fra il Ticino e la Svizzera tedesca e beneficiare di un servizio ancora più frequente. A nome delle Ffs ringrazio loro e i clienti del traffico merci per la pazienza e la comprensione dimostrate in questi 13 mesi. Colgo inoltre l'occasione per ringraziare i numerosi collaboratori e collaboratrici che hanno lavorato giorno e notte in condizioni difficili" ha chiosato il Ceo dell'ex regia federale.

Sollievo anche a Bruxelles

Questo tunnel "svolge un ruolo decisivo lungo il corridoio di trasporto multimodale che collega il Mare del Nord con il Mediterraneo", ha voluto sottolineare un portavoce della Commissione europea interpellato dall'agenzia di stampa Keystone-ATS. La rete transeuropea in questione attraversa infatti otto Paesi del Vecchio Continente: Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia, Germania, Svizzera e Italia, collegando così diverse "regioni economicamente forti".

Secondo il portavoce, la completa riapertura e il ripristino totale del traffico lungo la galleria dopo il deragliamento del treno merci nell'agosto dello scorso anno aumenteranno "significativamente la capacità dell'infrastruttura ferroviaria lungo quest'asse fortemente congestionata", contribuendo all'efficienza, alla sostenibilità e all'integrazione delle reti di trasporto europee.

Ispezioni obbligatorie

A proposito dell'incidente avvenuto un anno fa, "l'Agenzia ferroviaria europea ha redatto e pubblicato un rapporto, disponibile anche al pubblico, per contribuire a garantire la sicurezza del trasporto ferroviario europeo", ha spiegato il portavoce.

Il testo mette in evidenza difetti o segni di usura che riguardano il tipo di ruota che ha provocato l'incidente del convoglio deragliato e raccomanda agli operatori ferroviari di adottare misure di controllo più mirate e necessarie a livello europeo proprio per quanto concerne modelli di ruote analoghi.

Danni ingenti

Il deragliamento del treno merci il 10 agosto 2023 ha causato danni ingenti. Le Ffs stimano i costi, inclusi i mancati introiti, a circa 150 milioni di franchi. Di questi, circa 140 milioni sono coperti da assicurazioni, ha fatto sapere l'ex regia federale.

A causa dell'entità dei danni, lo sgombero del tunnel ha richiesto circa un mese e mezzo. I lavori di ripristino hanno comportato il completo rinnovo di circa 7 chilometri di binari, con la sostituzione delle rotaie, di oltre 20'000 traversine e dello strato di calcestruzzo in cui sono posate. Inoltre, sono stati sostituiti il portone di cambio binario, due scambi ad alta velocità e molti altri componenti del sistema rilevanti dal punto di vista della sicurezza e dell'esercizio.

Nella galleria hanno lavorato contemporaneamente fino a 80 collaboratori delle Ffs e di aziende esterne.

Cadenza semioraria

Per gli spostamenti fra il Ticino e la Svizzera tedesca, come detto, i viaggiatori impiegheranno un'ora in meno, con treni a cadenza semioraria lungo tutto l'arco della giornata. Inoltre, tornano in servizio tutti i collegamenti diretti con l'Italia: oltre a Milano e Venezia, anche Genova e Bologna sono di nuovo raggiungibili dalla Svizzera senza cambi.

Anche il collegamento trinazionale da Francoforte a Milano è di nuovo attivo, con treni Giruno che ora viaggiano via Zurigo anziché Lucerna. Tutti i treni merci tornano a percorrere la galleria di base: i clienti del traffico merci riguadagnano da 60 a 75 minuti per viaggio. In precedenza, infatti, fino al 20% dei treni merci doveva transitare sulla linea panoramica.