L'altoatesino era stato trovato positivo al Clostebol a Indian Wells, a causa – certifica l'Itia – di un prodotto utilizzato dal suo massaggiatore
Fresco vincitore del torneo di Cincinnati, Jannik Sinner è risultato positivo al doping lo scorso aprile: la sostanza in questione è un metabolita del Clostebol, uno steroide anabolizzante che ha la stessa composizione chimica del testosterone. La notizia, battuta poco fa dalle agenzie, avrebbe già una spiegazione: secondo un'indagine indipendente dell'Itia, l'Agenzia antidoping del tennis mondiale, l'altoatesino avrebbe assunto inconsapevolmente la sostanza, a causa di un prodotto utilizzato dal suo fisioterapista. A comunicarlo è l'ufficio stampa di Sinner, il numero uno del tennis mondiale, che viste le premesse non incorrerebbe in alcuna sanzione.
Tuttavia, secondo quanto anticipato da alcuni media, a causa della cosiddetta responsabilità oggettiva (in sostanza, lui dev'essere ritenuto responsabile degli errori commessi dai membri del suo team) Sinner perderà i 400 punti conquistati a Indian Wells, dove era stato eliminato in semifinale dallo spagnolo Carlos Alcaraz.