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Maltempo nel Mendrisiotto, tra danni e interventi di bonifica

Dopo le violente piogge di domenica, resta ancora chiusa al traffico la strada tra Monte e Casima. I pompieri hanno effettuato 120 interventi

Il Laveggio, esondato domenica in più punti, è tornato nei suoi argini
(Ti-Press)
8 luglio 2024
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L'allarme è cessato e il cielo sopra il Mendrisiotto è tornato sereno. Le violente piogge di domenica 7 luglio hanno lasciato il segno sul territorio, ma la situazione è gradualmente tornata alla normalità, e anche lo Stato maggiore di condotta costituito nella giornata di domenica per monitorare la situazione e coordinare gli interventi sul territorio ha potuto essere sciolto questa mattina, lunedì. Ce lo conferma Corrado Tettamanti, comandante del Centro soccorso cantonale pompieri del Mendrisiotto: dalle prima ore di domenica sono arrivate 120 richieste di intervento, che hanno visto impegnata sul territorio una settantina di pompieri, supportati da una trentina di militi della Protezione civile del Mendrisiotto. Dopo la riapertura, domenica sera, della strada che collega le frazioni della sponda sinistra della Valle di Muggio, sono in corso accertamenti, alla presenza dei geologi, per il tratto di strada che collega Monte e Casima, dove è caduta una frana che risulta ancora in movimento. Situazione che ha al momento impedito di poter intervenire per ripristinare la situazione. Le due frazioni della sponda destra della Valle non sono quindi al momento raggiungibili da Castel San Pietro, ma da Cabbio. Novità in merito all'eventuale riapertura del collegamento stradale dovrebbero essere comunicate nelle prossime ore. L'avviso relativo all'interruzione della strada è tuttora attivo anche sull'app AlertSwiss.

Rientrati i fiumi

Le piogge cadute nella notte tra domenica e lunedì non hanno portato a un peggioramento della situazione. I pompieri ancora sul campo sono attualmente impegnati in interventi di bonifica e ripristino. Le nuove problematiche segnalate, ha aggiunto il comandante, hanno riguardato soprattutto allagamenti. Anche i fiumi sono rientrati nei loro argini. Nella giornata di domenica, lo ricordiamo, sono esondati il riale Raggio a Balerna, il Faloppia a Seseglio (con il conseguente allagamento della dogana), il Roncaglia a Novazzano e il Laveggio in più punti lungo il suo percorso tra Mendrisio e Riva San Vitale. Il fiume ha avuto una portata di 80 metri cubi al secondo. È fortunatamente rimasto negli argini il fiume Breggia, che ha a sua volta registrato una portata di 138 metri cubi al secondo. Oltre ai fiumi, una colata di fango rilasciata dalle ove, le vasche di contenimento, di Capolago ha imposto anche la chiusura dell'autostrada A2, causando non pochi disagi.

Si contano i danni

Se il peggio sembra essere passato, restano i danni da contare. Alcuni enti attivi sul territorio hanno scelto i loro canali social per informare gli utenti sulla situazione. Il Parco delle Gole della Breggia ha per esempio fatto sapere di avere “finora retto abbastanza bene l'evento alluvionale e non si registrano danni gravi. Sono state precauzionalmente chiuse alcune tratte e alcune zone, in attesa di un assestamento della situazione. Nonostante il fiume in piena sia molto affascinante, invitiamo tutti a rispettare queste chiusure temporanee”. L'organizzazione turistica regionale ha invece messo a disposizione un formulario online per segnalare danni provocati da forti piogge e maltempo sulla rete dei sentieri. Segnalazioni da inoltrare “nel modo più preciso e dettagliato possibile. Ogni comunicazione è per noi importante e fondamentale per il nostro lavoro”. A Novazzano risultano invece momentaneamente chiusi la pista ciclabile Bassano e il sentiero nuovo Malpensata.

Lario a un passo dall'esondazione, che sembra scongiurata

Fango e detriti in quantità impressione nel primo bacino del Lago di Como: è ciò che visivamente rimane dei forti temporali che si sono abbattuti sul Lario. Il fango è arrivato dal fiume Breggia. Tronchi e rami, come succede ogni volta che le piogge sono abbondanti, sono una distesa che sta rendendo difficoltosa la navigazione dei natanti della Navigazione Lago di Como, così come non consente il decollo degli aerei dell'Areo Club Como. Nel frattempo si è fermata la crescita del livello de Lario che, nelle ultime ore, ha superato, ma di pochissimo, i 120 centimetri sopra lo zero idrometrico di Malgrate: quota oltre la quale è prevista l'esondazione, che tuttavia sembra essere scongiurata, anche perché l'acqua in entrata è di poco superiore a quella in uscita. Restano comunque montate le paratie mobili davanti a Piazza Cavour, così continua a essere chiusa al traffico una corsia del lungolago. Intanto, si fanno i conti dei danni provocati dal maltempo in provincia di Como. I comuni maggiormente colpiti dalle forti precipitazioni sono stati Uggiate con Ronago, Faloppio, Albiolo e Solbiate con Cagno. In questa zona sono esondati i torrenti Faloppia e Lura. Una quarantina gli interventi dei vigili del fuoco. Grossi disagi nella giornata di domenica lungo la statale Regina, all'altezza di Como (per molte ore a senso unico alternato) e ad Argegno (chiusa sino alle 22 a causa di una frana).

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