laR+ Luganese

‘Nuovo svincolo e galleria sotto montagna per aggirare Agno’

La proposta dei Cittadini per il territorio del Luganese quale alternativa sud per la circonvallazione, dopo che è naufragato l’interramento a lago

In sintesi:
  • L’associazione punta a una variante che possa evitare una nuova strada a cielo aperto in zona lago
  • Quest’ultima, tuttavia, sembrerebbe l’opzione verso la quale si starebbe orientando il Dipartimento del territorio
Forti preoccupazioni in paese
(Ti-Press)
14 giugno 2024
|

Un nuovo svincolo autostradale all’altezza di Muzzano e una galleria sotto montagna fra Agno Nord e il Vallone. Questa la ricetta dei Cittadini per il territorio del Luganese (Ctl) per aggirare Agno e garantire una variante sostenibile e apprezzata della circonvallazione Agno-Bioggio anche a sud. Una tratta oggetto di critiche e preoccupazioni varie, dopo che il Dipartimento del territorio (Dt) ha informato l’anno scorso che rispetto ai calcoli iniziali del 2019 i costi sono raddoppiati (arrivando a circa 500 milioni di franchi), a causa dell’impatto della falda acquifera sulla parte interrata del progetto. Calcoli probabilmente tardivi, si dice, sfociati in una richiesta di indennizzo da parte del Cantone al gruppo di ingegneri che si è occupato della progettazione di 5 milioni di franchi.

Preoccupati per la variante a cielo aperto

E mentre il Dt si sta muovendo portando avanti quantomeno la tratta nord della circonvallazione, ossia la parte compresa tra la rotonda delle Cinque Vie a Bioggio e l’estremità sud della pista dell’aeroporto di Agno, il tracciato a sud «sembra arenato» sostiene il presidente dei Ctl Carlo Lepori. Come ovvio che sia, visto che una soluzione è attesa da decenni e in paese regna la legittima preoccupazione che l’alternativa che il Dt proporrà sarà interamente a cielo aperto passando nei pressi del lago, «nella zona c’è forte interesse per le sorti della circonvallazione e pertanto abbiamo formulato una proposta allo stato attuale ancora interlocutoria, che ci auguriamo possa aiutare a riaprire il dibattito, a sbloccare la situazione e a trovare una soluzione».

Anche un semisvincolo in zona Crespera

E che cosa prevede questa proposta? «Si basa in larga parte sulle strade che già ci sono e su una nuova, ma breve galleria. Prevede di realizzare uno svincolo autostradale in zona Muzzano, utilizzare la strada cantonale che porta fino alla rotonda della Migros ad Agno e da lì, seguendo l’aeroporto e aggirando il nucleo, entrare in galleria all’entrata nord del paese per uscirvi a sud nei pressi del Vallone, dove era prevista l’uscita già dal progetto del Dt. L’idea di base, e non è una novità, è che molto del traffico arriva da nord. Grazie alla costruzione anche di un semisvincolo solo in entrata all’altezza della Crespera – e che idealmente dovrebbe servire l’area industriale di Bioggio-Manno –, il traffico sulla cantonale potrebbe diminuire del 36% circa, spostandolo sull’autostrada».

‘Una strada nuova rovinerebbe la zona a lago’

Il tratto autostradale tra Lugano Nord e Lugano Sud, facciamo notare, è già frequentemente imbottigliato nel traffico. «Vero – replica Lepori –. Su quella tratta però in ogni caso è già prevista l’implementazione della terza corsia dinamica. Inoltre, così facendo si eviterebbe una nuova strada lungo l’aeroporto, perché di strade ce ne sono già abbastanza. Una strada nuova in superficie rovinerebbe tutta la zona a lago. Il volume di traffico naturalmente non cambierebbe molto rispetto all’attuale, rimarrebbe più o meno identico come in tutte le circonvallazioni, ma verrebbe spostato in posti dove si ritiene disturbi di meno, come l’autostrada e la galleria. In realtà, la soluzione alla base sarebbe una maggior moderazione del traffico, cercando di evitare che le persone entrino in città con l’automobile, cercando di sfruttare al meglio le potenzialità della Rete tram-treno del Luganese (Rttl)».

I precedenti

Lepori è cosciente che la proposta farà discutere e non farà l’unanimità. Un po’ perché il Dt sarebbe già orientato verso una soluzione la più economica possibile e che non contempli passaggi in galleria neanche brevi. Un po’ perché una proposta che prevedeva di far passare la circonvallazione da Agno a Bioggio quasi interamente in galleria è già stata bocciata per i costi ritenuti troppo eccessivi. «Sì, ma quest’ultimo progetto era molto più articolato e la Confederazione stessa l’aveva respinto ritenendolo un doppione rispetto alla Rttl. D’altra parte questa è solo una bozza di progetto, per noi è importante ascoltare le sensibilità e i consigli della popolazione, passando poi alle autorità politiche».

Altra novità: il Parco del Vedeggio

Un ascolto che per i Ctl parte dall’assemblea, tenutasi ieri sera proprio nel Malcantone, a Bioggio. Un altro dei temi forti dell’incontro è stato il Parco del Vedeggio. In cosa consiste? «La zona in particolare a est del fiume è inserita nella scheda R9 ‘Svago di prossimità’ del Piano direttore cantonale (Pdc) – spiega Lepori –. Lì ci sono aree residenziali, agricole, industriali. Ma anche zone utilizzate per scopi ricreativi. Prima della scheda era stato realizzato uno studio preliminare molto dettagliato sul quale ci basiamo, che citava le problematiche principali dell’area come pure alcune possibili soluzioni. Nella zona sono già stati fatti numerosi interventi edilizi a nostro giudizio in contrapposizione con gli obiettivi della scheda R9 e quindi riteniamo che sia importante prendere in mano questo progetto di riqualifica e promuoverlo».

‘Territorio da salvare e riqualificare’

Concretamente, come? «Ci ispiriamo a quanto fatto nel Mendrisiotto con il Parco del Laveggio. Anche lì si trattava di salvare un territorio, riqualificarlo e restituirlo alla popolazione. Dopo l’assemblea prevediamo di prendere contatto con i Comuni della zona, abbiamo già preparato le lettere, per capire che tipo di collaborazione si potrebbe instaurare. È vero che c’è il Pdc, ma poi ciascuno si muove più o meno autonomamente, sebbene si tratti di Comuni che hanno già collaborato molto e in vari ambiti. Bisognerà magari ricorrere a un pianificatore, ma come associazione siamo disposti a fare questo sforzo e a cercare dei fondi per promuovere il progetto. È una bella zona, con diverse problematiche, ma che ha un grande potenziale».

Leggi anche: