Il direttore dell'Otr-Bat Juri Clericetti: ‘Territorio predisposto a forme di ricettività di nuova generazione che valorizzano natura e prodotti locali’
Tende sospese sugli alberi, glamping, microstrutture dove passare la notte sotto il cielo stellato. Sono solo alcune delle nuove tipologie di accoglienza (oltre quella negli alberghi) su cui l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) intende puntare. «Il nostro territorio è predisposto più di altri alle cosiddette forme di ricettività di nuova generazione, nelle quali giocano un ruolo centrale la natura e la valorizzazione dei prodotti locali», afferma il direttore Juri Clericetti.
Si tratta di un approccio al turismo contemplato anche dai Masterplan Leventina e Valle di Blenio, ovvero i documenti strategici fortemente voluti dai Comuni e coordinati dall’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli con il supporto dello stesso Otr-Bat. E in questo contesto un esempio concreto è rappresentato dal progetto della società BikePort di Bellinzona che offre servizi legati al mondo della bicicletta a 360 gradi: «L’idea è quella di integrare in un tour sulle due ruote la possibilità di pernottare su tende sospese sugli alberi, idealmente in agriturismi della regione», spiega Stefano Bergamaschi, fondatore, assieme a Marco Steiger, della società.
In ogni caso questo non significa che le forme di accoglienza classiche stanno perdendo slancio. Infatti, «nel 2023 i pernottamenti negli alberghi sono cresciuti del 2,3% rispetto all’anno precedente e sono in linea con i numeri (circa 185mila) registrati prima della pandemia, nel 2019, un anno che era già stato ottimo da questo punto di vista», sottolinea Clericetti. Una crescita «in controtendenza rispetto all’intero cantone», nel quale è stato registrato un calo del 3,8% nel 2023 (ma un +6,4% rispetto al 2019). «Se invece si considerano tutti i tipi di pernottamenti (hotel, appartamenti, campeggi, alloggi per gruppi, capanne e così via), l’anno scorso è stata raggiunta la cifra di 340mila, più dei 315mila del 2019, ma meno dei 360mila del 2022».
Insomma, il direttore del’Otr-Bat è «soddisfatto» del lavoro che si sta portando avanti anche se si può sempre migliorare. Per farlo bisogna offrire al turista «valide alternative» agli alberghi che rispetto ad altre regioni sono relativamente pochi, visto che il territorio è in gran parte costituito da zone periferiche. Zone periferiche che però mettono a disposizione tanta natura, sempre più apprezzata dai visitatori. E in questo contesto si inserisce la ricettività di nuova generazione, come «Bed & Breakfast diffusi, i glamping (campeggi che combinano stile e glamour con la vicinanza alla natura), le soste camper, microstrutture ecologiche e sostenibili, sotto forma di piccoli ‘rifugi’ tranquilli con vedute panoramiche per esperienze immersive nella natura, o il recupero del patrimonio del costruito per nuove forme di ricezione (come alloggi in vecchi edifici storici, così da valorizzarli)». In altre parole non si tratta solo di trascorrere la notte in un edificio, ma di abbinare i pernottamenti ad attività culturali, di svago e ricreative nella natura, beneficiando anche dei prodotti locali che offre il territorio».
Un esempio concreto in questo senso è il progetto promosso da BikePort che mira a offrire un pacchetto che combina bicicletta, dormire nella natura e la gastronomia a chilometro zero. Un progetto denominato GlampinGotthard che nel 2023 ha anche vinto un premio nell’ambito dell’incubatore turistico del Programma San Gottardo, che ha quale obiettivo quello di ricompensare con un finanziamento idee innovative volte a sviluppare l’offerta turistica della regione del Gottardo. «Già da quest’anno intendiamo offrire la possibilità di effettuare un giro in bici sull’arco di due giornate, pernottando in una tenda sospesa sugli alberi installata in un agriturismo», spiega Bergamaschi. «Noi, oltre a guidare il tour in bicicletta, metteremo a disposizione tutto quello che serve per passare una notte nel migliore dei modi (installazione della tenda, sacco a pelo, materassino, luci e così via), mentre la struttura offrirà la cena e la colazione a base di prodotti locali, così come i servizi igienici. Siamo già in contatto con diversi agriturismi delle valli Leventina e Blenio con cui siamo fiduciosi di instaurare una collaborazione». Un’offerta «inizialmente dedicata in particolare alle coppie che vogliono passare un weekend un po’ diverso, in un alloggio innovativo e nel rispetto della natura. Offerta che in futuro potrebbe anche essere allargata alle famiglie».