Luganese

Aeroporto, la Città punta sul partenariato pubblico privato

Il direttore Pedrioli annuncia l'aumento del 9% dei voli nel 2023, rispetto al 2022, mentre si pensa di affidare ai privati gli investimenti

Sempre più decolli
(Ti-press (archivio))
31 gennaio 2024
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Lugano Airport spicca il volo. I dati sono incoraggianti almeno stando ai movimenti inerenti l’ultimo anno, che sono in aumento del 9% rispetto al 2022 per un totale di 18’755. Un risultato che permette all’aeroporto di mantenere una certa stabilità in un mercato imprevedibile. La novità più significativa, come annunciato dal direttore Davide Pedrioli ai microfoni del ‘Quotidiano’, riguarda la futura gestione dello scalo: abbondata la pista di passare la gestione dell’infrastruttura completamente ai privati, l'esecutivo intende proporre al Consiglio comunale, al quale spetterà l’ultima parola, entro la fine di quest’anno, o nel 2025, una forma, non meglio precisata, di partenariato pubblico privato.

Si riparla di voli di linea

Ora, l’aeroporto conta 33 dipendenti e grazie ai voli privati e alla scuola di volo riesce a soddisfare i suoi bisogni finanziari e a fare utili. Ma non abbastanza per finanziare i lavori, che costeranno alcune decine di milioni di franchi e riguarderanno il terminal, la torre di controllo e alcuni hangar. Muove da queste considerazioni, la necessità di coinvolgere i privati, i quali sarebbero chiamati a provvedere agli investimenti e alla costruzione delle infrastrutture. Secondo il servizio passato alla radio, una possibilità sarebbe quella in base alla quale i privati avrebbero la certezza di ricevere un affitto dalla Città (che, lo ricordiamo, è la proprietaria del sedime aeroportuale) e dalle altre attività che troverebbero spazio nell’area.

Dopo il ritiro da parte di Swiss nel 2019, ricordiamo, a Lugano non ci sono più stati voli di linea. Negli ultimi mesi ci sono stati diversi contatti per ripristinare la tratta Lugano-Ginevra, ha confermato Davide Pedrioli, direttore dello scalo. Per ottimizzare i costi, però, la compagnia, con la quale la Città sta trattando, dovrà trovare anche un’altra linea.