Archiviato il progetto della bassa Mesolcina, in tempi record il Comune ne sviluppa uno suo da quattro milioni: votato dal Cc il credito di progettazione
Mentre a San Bernardino decolla il progetto Artioli, nella Bassa Mesolcina si fa un passo avanti per dotare la zona di una piscina pubblica mancante dal 2008 quando quella di Roveredo fu smantellata per far posto alla circonvallazione autostradale. Passo compiuto questa sera dal Consiglio comunale di Grono che con voto unanime dei 15 presenti ha stanziato gli 85mila franchi chiesti dall'Esecutivo e necessari alla progettazione definitiva del nuovo lido previsto al posto del campo di calcio in zona Bosciolit, lungo via Centro Sportivo, vicino allo svincolo Pascolet, alla nuova pista ciclabile intercomunale e alla palestra comunale. “Una zona già destinata a utilizzo pubblico – sottolinea nel messaggio il Municipio guidato dal sindaco Samuele Censi – e che mira ad accrescere la propria attrattiva come luogo ricreativo e d’incontro per famiglie e bambini, completando anche l’offerta turistica”. Un’iniziativa molto attesa dalla popolazione, specialmente dai bambini, prova ne è la presenza in sala di una decina di allievi della scuola elementare.
L’investimento, che l’Esecutivo ritiene sopportabile dalle casse comunali confidando nella possibilità di ricevere dei sussidi, si aggira attorno ai quattro milioni di franchi; una volta terminata la progettazione, l’anno prossimo il credito di costruzione richiederà il doppio avallo del Cc e della popolazione. L’operazione di Grono subentra a quella sviluppata negli ultimi anni in bassa Mesolcina che, forte di una petizione sottoscritta nel 2019 da 1'885 persone, mirava a sfruttare il campo sportivo Anzàn di Leggia. I quattro Comuni inizialmente aderenti (Grono, Cama, Roveredo e San Vittore) si erano poi ridotti a due avendo Roveredo e San Vittore orientato le rispettive risorse finanziarie verso altre priorità locali (ricucitura paese e nuove scuole). Lo studio di fattibilità elaborato dall’architetto Mattia Ciocco, da quest’anno sindaco di Mesocco, è stato infine abbandonato non potendo da soli Grono e Cama sopportare un investimento di sei/sette milioni.
Render Dumaa Architetti
Ora il nuovo corso, sollecitato dal Legislativo di Grono durante la seduta dello scorso giugno dopo essere stato aggiornato dal Municipio sul vecchio progetto ormai decaduto. Nuovo corso orientato a realizzare una struttura più piccola di quella di Leggia, ma comunque con un’attrattiva di portata regionale grazie in particolare alla raggiungibilità agevolata tramite veicoli privati, biciclette e trasporto pubblico. Nell’area agibile durante la bella stagione è prevista un'unica vasca comunicante divisa in tre spazi di diverse profondità: quella per nuotatori di 25 metri con cinque corsie, quella ludica pensata per attività libere e corsi e quella per lo svago e il relax. Verso l'angolo sud-est sarà anche collocata una piscina rotonda per i bambini più piccoli rivolta verso l'angolo dove sarà possibile inserire dei tavoli da ping-pong e/o il campo da beach volley. In questo modo viene estesa la zona aperta sportiva data dai campi da tennis, dal campo sintetico da calcetto e dal parco giochi. Il tutto completato da servizi igienici, spogliatoi con armadietti, area ristoro, cassa, ufficio, depositi per manutenzione e per i rifiuti.
Negli ultimi tre mesi, incaricato dal Municipio, lo studio d’architettura Dumaa di Verdabbio ha concepito un progetto di massima. “I terreni limitrofi – dettaglia il messaggio votato dal Cc – si prestano per accogliere eventuali ulteriori funzioni di carattere pubblico come spazi eventi, un campeggio e altri impianti sportivi e ricreativi”. La forza dell'intervento architettonico “consiste nel creare a nord-est verso la zona industriale e a sud/sud-est verso l'autostrada due fronti costruiti per delimitare il nuovo lido, due muri in beton alti due metri e 70 che fungono da custodi immobili del nuovo spazio pubblico”. Il primo muro a sud-est “crea un limite ben preciso con la via Centro Sportivo e con l'autostrada A13 e si estende fino al volume della buvette del vicino Tennis club Moesa, in modo da formare un fronte unico e ben definito. Il muro crea anche una nuova piazza pubblica antistante all'accesso pedonale. Il parcheggio attuale presente a sud/sud-ovest verrà riorganizzato per consentire una migliore circolazione dei flussi e per garantire un maggior numero di stalli per auto, moto e bici”.
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Il secondo muro a nord-est definisce il limite con la zona industriale Pascolet: “In particolare è stato pensato di creare una zona cuscinetto costituita da nuovi parcheggi per distaccare il lido dandogli respiro”. Le piscine sono inserite in un contesto di parco verde, progettato con nuove piantumazioni per creare situazioni di ombra e soprattutto schermature e filtro verso l'ambiente industriale circostante. Il Tennis club Moesa, così come l'area del parco giochi, verrà messo in diretta comunicazione con la zona del lido tramite un accesso diretto tra uno spazio e l'altro. Nell'ottica di gestione flussi si ipotizza un controllo dei passaggi tramite sistema elettronico (bracciali, cancelletti, ecc.). Le coperture sono previste come tetti verdi: “In questo modo viene posta enfasi al lato ecologico e attento all'efficienza energetica”.
Nota finale: il messaggio municipale è silente sul fatto Grono perda in definitiva il proprio campo da calcio. «A questo riguardo – tranquillizza il sindaco – sarà nostra premura migliorare quello di Leggia. Contatti sono già stati presi col patriziato, proprietario dei terreni, e con l’Associazione sportiva Moesa».