Grande affluenza alla presentazione dell'operazione destinata a cambiare volto al villaggio. Non ancora confermata l'apertura degli impianti quest'inverno
Sala gremitissima all'Ostello di San Bernardino, dove più di 300 persone si sono radunate giovedì sera per la presentazione pubblica del masterplan relativo allo sviluppo territoriale del villaggio, ovvero la lunga serie di progetti promossi dalla San Bernardino Swiss Alps, capeggiata dall'imprenditore Stefano Artioli, con l'obiettivo del rilancio turistico, infrastrutturale e residenziale della località situata a circa 1'600 metri di altitudine. «È stata una serata molto frequentata che ha fatto emergere un grande entusiasmo da parte dei presenti, residenti e non – commenta il sindaco di Mesocco, Mattia Ciocco –. D'altronde i promotori stanno dimostrando di lavorare seriamente e nella giusta direzione. E i riscontri che riceviamo, compresi quelli degli uffici cantonali, sono molto positivi. La San Bernardino Swiss Alps sta mantenendo le promesse di quanto annunciato già un anno fa: si sono già visti alcuni cantieri e i primi risultati, come gli interventi agli impianti di Confin». Chiusi ormai da un decennio, gli impianti di risalita – lo scorso agosto ceduti alla Swiss Alps da parte della San Bernardino Impianti Turistici di proprietà della famiglia Ghezzi – sono infatti pronti per la riapertura grazie agli interventi già realizzati nel corso del 2023: ristrutturazione della stazione di partenza principale situata appena sopra il posteggio; risanamento e rinnovo della cabinovia di partenza; ristrutturazione del ristorante di Confin sulle piste; sostituzione del tapis roulant che permette di superare agevolmente il tratto di pista fra l’arrivo della cabinovia, il ristorante e la partenza della seggiovia ora dotata di seggiolini nuovi; ristrutturazione del punto ristoro in quota presente in zona Motton. La società punta a riaprire gli impianti già questo dicembre, un anno in anticipo rispetto a quanto inizialmente concordato con il Municipio di Mesocco. Tuttavia, durante la serata pubblica non è ancora stato possibile dare una conferma: «È stato ribadito l’obiettivo di aprire prima di Natale, ma c’è un iter burocratico da seguire che riguarda i necessari permessi federali e cantonali per rimettere in funzione degli impianti chiusi ormai da molto tempo – indica a ‘laRegione’ Niccolò Meroni, direttore marketing e comunicazione –. Stiamo lavorando intensamente in collaborazione con le autorità competenti per cercare di ottenere il tutto quanto prima. Un'informazione da parte nostra arriverà a breve, nel corso dei prossimi giorni».
Come noto le intenzioni della Swiss Alps vanno ben oltre la rimessa in funzione degli impianti di risalita (per i quali si prevedono in futuro altri importanti interventi per nuove seggiovie e in generale per estendere i chilometri di piste a disposizione). Attraverso un investimento quantificato in circa 300 milioni di franchi, si vuole rivalorizzazione il villaggio a livello di strutture ricettive, servizi di base per la vita di un villaggio di montagna e contenuti di qualità, così da far vivere San Bernardino tutto l’anno. Per una località che, di fronte a un progetto destinato a produrre cambiamenti che si preannunciano epocali, Stefano Artioli si immagina come una nuova Zermatt. In questo senso l’obiettivo della Sa è riattivare fino a 1’500 posti letto attraverso il rinnovo – in parte già iniziato e in parte previsto nel corso del 2024 e 2025 – di strutture esistenti, alcune chiuse ormai da tempo, come l’hotel Ravizza con annesso l’Eroom, il Brocco e Posta, l’hotel Suisse, il Central e la Casa Montana di Lugano cui si aggiungeranno il progetto Pian Cales e altre residenze private. Nella fase tra il 2025 e il 2033 si mira anche a trasformare le aree Mutti e Acuforta di proprietà patriziale e municipale e dove insieme all’area dell'Ufficio federale delle strade sono previsti 900 nuovi posti auto interrati. Nell’area Mutti sorgeranno nuove strutture sportive utilizzabili tutto l’anno (ad esempio piscina e fitness) così come un hotel per famiglie, 100 appartamenti a gestione alberghiera e 90 cosiddetti ‘smart apartments’. Acuforta sarà invece destinata al resort wellness & spa Les Arts con 80 camere e a 135 appartamenti a gestione alberghiera. Queste due aree sono ritenute dai promotori importantissime per il completamento del progetto e la sua migliore funzionalità. Con 351 sì, 96 no, 10 schede bianche e 8 nulle su un totale di 465 voti espressi (partecipazione al voto del 48,5%), lo scorso mese di giugno la popolazione di Mesocco aveva avallato la decisione del Consiglio comunale, adottata all’unanimità l’11 maggio, di cedere alla San Bernardino Swiss Alps Sa due terreni di proprietà comunale in zona Acuforta, sopra la chiesa rotonda, per complessivi 14’500 metri quadrati.
Per la gestione delle attività sportive e di svago a Confin (dove sono previsti anche nuovi percorsi dedicati a mountain bike ed escursionismo, più altre attrazioni per la stagione calda come una slittovia estiva) e Pian Cales (che rimarrà punto di riferimento per le famiglie con l'introduzione di nuove attività), la Swiss Alps si affiderà alla realtà chiamata San Bernardino Sport Arena. Sarà invece la realtà San Bernardino Hospitality a occuparsi delle altre offerte e delle strutture ricettive.