Luce verde del Cc al credito necessario per accogliere al quarto piano di via Vela il Centro di competenza scienze della vita
Un altro tassello nel rafforzamento del polo biomedico a Bellinzona. Lo ha inserito questa sera il Consiglio comunale di Bellinzona stanziando a larga maggioranza (43 sì, 2 no e 6 astenuti) il credito di 4,36 milioni chiesto dal Municipio per i lavori di adattamento del quarto piano dello stabile Fabrizia di via Vela. Edificio dove nei prossimi 10-15 anni, in attesa del nuovo quartiere officine, troverà sede il Centro di competenza scienze della vita che diventando un punto di riferimento unico a livello svizzero mira a sviluppare nuove tecnologie applicabili nel campo medico-farmaceutico, con un focus particolare sulla bio-fabbricazione volta a ridurre i test sugli animali. Il palazzo vetrato, ricordiamo, per molti anni è stato sede dell’Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) poi trasferitosi nel 2021 all’ex campo militare, e lo stesso anno è stato comprato dalla Città per 6 milioni, cui se n’era aggiunto uno per lavori di manutenzione urgenti, e attualmente vede già tutti assegnati gli spazi a disposizione. Il secondo e il terzo, in particolare, sono occupati dalla start-up britannica Peptone Switzerland Ag attiva nel settore delle proteine applicate in ambito farmaceutico. Al primo piano vi sono la Scuola europea di oncologia e il Gruppo di studio internazionale sul linfoma extranodale.
Andrea Cereda, capogruppo Plr, ha difeso il rapporto di maggioranza della commissione Gestione, favorevole alla concessione del credito. «Estremamente scettico» invece Giuseppe Sergi (Mps/Verdi/Fa) di fronte all’assenza di cifre chiare sull’indotto fiscale delle società attive in questo ambito e sulle ricadute: «Si sa invece bene che la Città in questo stabile investe complessivamente 12 milioni. Se il Municipio sostiene che questo ambito porti molta positività nel tessuto economico, a noi invece mancano dati di riscontro chiari. Perciò ci asterremo».
Il sindaco Mario Branda ha dal canto suo ricordato che sommando le attività delle varie società e istituti presenti nella capitale ticinese, si possono attualmente contare 500 posti di lavoro: «Posti che solo alcuni anni fa erano a quota zero. Vero è che l'investimento necessario è ingente, ma il potenziale è importante e nel primo semestre del 2024 potremo avere cifre un po’ più chiare in materia fiscale e di ricaduta economica sul territorio, anche considerando i redditi importanti di chi lavora in questo settore. È una delle strade che Bellinzona vuole poter percorrere sul lungo termine. Il tempo ci dirà se le nostre odierne speranze troveranno risposte concrete».