Si allarga la frattura politica in Municipio, con le accuse del ‘dissidente’ ex Plr Stefano Rezzonico e la replica della maggioranza
Non c’è pace a Cureglia, in particolare a Casa Rusca. Stefano Rezzonico, municipale indipendente (ex Plr) tratteggia una situazione tanto critica quanto arbitraria del villaggio nel quale abita e svolge attività politica da vent’anni. In una lettera aperta, che verrà recapitata a tutti i fuochi di paese nei prossimi giorni, illustra una serie di irregolarità, decisioni adottate al di fuori della seduta di Municipio e abusi pendenti. Una lettera della quale sono venuti a conoscenza anche gli altri quattro membri dell’esecutivo, che non hanno esitato a respingere al mittente le accuse.
Nello scritto, l’autore racconta la sua versione dei fatti e ripercorre le origini della frattura creatasi in seno all’esecutivo all’inizio di questa legislatura, ossia la candidatura a segretario comunale dell’ex sindaca Nicole Volonté Pagani. Dallo scritto, di cui siamo entrati in possesso, traspare un clima di lavoro infuocato, complicato e agitato all’interno dell’esecutivo. Secondo Rezzonico, quella sorta di scissione interna, “non ha purtroppo mai potuto essere ricucita. Michele Moor e io ci siamo infatti ripetutamente trovati a dover lottare contro decisioni irregolari. Tutte queste negligenze, che purtroppo persistono, hanno portato alle dimissioni di Michele Moor per gravi motivi come ultima ratio quale richiesta di intervento all’autorità superiore”. Dimissioni, quelle del municipale Moor, che sono diventate effettive. Nel frattempo, Rezzonico scrive che “ho dovuto anch’io appoggiarmi a metodi più incisivi per segnalare delle situazioni di gestione amministrativa inaccettabile promossa dai tre colleghi, con l’intento di risolvere le irregolarità. Ho dovuto interporre delle istanze, fare dei ricorsi, ma a differenza di quelle promosse nei miei confronti, io ho avuto ragione; infatti la Sezione degli Enti locali e il Consiglio di Stato, a seguito dei miei interventi, hanno dovuto annullare decisioni prese dai tre colleghi in maniera irregolare”.
Dal canto suo, il Municipio non ha potuto “esimersi dal prendere posizione per rispetto nei confronti della cittadinanza”, dopo aver appreso che Stefano Rezzonico, anch’esso membro dell’esecutivo “ha inviato a un numero imprecisato di persone uno scritto con accuse tendenziose, diffamanti e calunniose sull’operato del Municipio e dell’Amministrazione tutta”. Nella replica, la maggioranza del Municipio, “malgrado tendenzialmente non darebbe il minimo peso a scritti come questo”, si dice “amareggiato e rammaricato, si distanzia integralmente e fortemente da questa missiva e rassicura i cittadini di Cureglia di aver sempre operato nella legalità e soprattutto per il bene del Comune e della sua cittadinanza”. Nella replica, il Municipio definisce “questo tipo di azioni, prettamente di carattere politico e certamente dettate dal periodo pre-elettorale, sono irrispettose nei confronti delle cittadine e dei cittadini di Cureglia, che meritano la serenità e la certezza del rispetto delle leggi”.
A proposito di rispetto delle leggi. Secondo le nostre informazioni, formalmente sono una decina le istanze di intervento provenienti quest’anno da Cureglia, che si conferma un Comune tra i più ‘nervosi’ del Cantone ‘nervoso’. Questo, tuttavia, non vuol ancora dire che l’esecutivo operi o abbia operato nell’illegalità. Nel suo sfogo, Rezzonico sostiene di aver “vinto un ricorso interposto al Consiglio di Stato contro una decisione sbagliata che è stata annullata”. In passato non ha mai constatato spiacevoli vicende simili a quelle che ha evidenziato? «Questa è la mia terza legislatura in Municipio, dopo otto anni trascorsi in Consiglio comunale, ma di errori così lampanti e palesi no, probabilmente qualcosina succedeva anche, ma non me ne sono mai accorto, forse per ingenuità – risponde Rezzonico, interpellato dalla ‘Regione’ –. Da quando sono in Municipio, ho insistito tanto per cambiare certe dinamiche, alcune volte ci sono riuscito, altre no». Il municipale ‘dissidente’ (dal Plr, partito dal quale si è dimesso un anno fa), nella lettera scrive che “assieme a Moor, era più facile, oggi sono solo e spesso vengo messo in disparte, anche se spesso ho ragione. Tanto è vero che anche la Sezione enti locali mi ha quasi sempre dato ragione”. Rezzonico evoca anche un elenco di questioni rimaste in sospeso e “degli abusi edilizi nel frattempo non è più stato affrontato in Municipio, seppur io lo abbia chiesto; permane quindi la volontà politica di non affrontare gli abusi”.
La maggioranza municipale definisce la lettera di Rezzonico un “brutto modo di far politica, che non solo danneggia l’immagine del nostro bel Comune, ma che getta un’ombra triste sulla politica tutta, allontana i giovani dalla Cosa Pubblica e sdogana la demagogia e il pettegolezzo”. Il Municipio si chiede inoltre perché Rezzonico faccia ancora parte di questo esecutivo, che giudica “operante nell’illegalità e che per il principio della collegialità ne condivide le decisioni”. Nella presa di posizione, la maggioranza municipale tiene a precisare che “ad oggi, nessun provvedimento è mai stato preso nei confronti dei membri del Municipio e dell’Amministrazione da nessuna delle autorità citate”. Rezzonico dichiara invece di aver assistito a «situazioni inaccettabili che rendono il lavoro difficile: ora non ci si può più fidare dei colleghi di Municipio. Tanto che la maggioranza dell’esecutivo mi ha tolto il Dicastero dell’edilizia e mi ha attribuito quello della Socialità (Salute pubblica e Previdenza sociale). In verità, come ripicca e per cercare di mettermi in un angolo, hanno tentato di affidarmi il Dicastero cimitero, un po’ com’era stato fatto ad Amalia Mirante qualche anno fa, quando era in carica nel Municipio di Torricella-Taverne, ma ho fatto presente che a Cureglia quel dicastero non esiste, essendo incluso nell’Edilizia. La situazione è diventata pesante al punto tale che si salva chi sbaglia, mentre viene colpevolizzato chi cerca di fare le cose correttamente».
Rezzonico preferisce non esprimersi in merito alla sua ricandidatura alle prossime elezioni comunali. Tuttavia, dichiara che «nella lettera che invierò a tutti i fuochi non ho riferito tutto, ho volutamente evitato di entrare nei dettagli, ma le posso assicurare che ho tutte le prove documentali di quello che ho scritto. Non riesco a spiegarmi come sia possibile che diverse persone, solo per ragioni di attaccamento al partito, preferiscano girare la testa dall’altra parte per non vedere le varie irregolarità». Il municipale indipendente taccia come «infamanti le accuse che ha rimproverato (anche all’ex municipale dimissionario Michele Moor) la sindaca, secondo le quali ‘potremmo fare anche noi una serie di segnalazioni e continuare con la diatriba’, (che aveva dichiarato alla ‘Regione’, ndr) quando, di fatto non è vero».