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Ferrovie luganesi Sa, cambio della guardia ai vertici

Roberto Citterio, sindaco di Magliaso, presidente del Cda, al posto di Clarissa Indemini. Esce pure Andrea Bernasconi, sostituito da Andrea Sanvido

Cambiamenti nel Cda, comunicati tramite e-mail
(Ti-Press)
30 ottobre 2023
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Cambio della guardia alla testa delle Ferrovie luganesi Sa. Il Consiglio di Stato, o meglio, il Dipartimento del territorio, qualche settimana fa ha provveduto a sostituire due membri del Consiglio di amministrazione dell’azienda parastatale. Il mandato di rappresentanza cantonale è terminato per la presidente, l’avvocata Clarissa Indemini, e per un membro, l’ex vicesindaco di Agno, Andrea Bernasconi. Al loro posto si sono già insediati Roberto Citterio, sindaco di Magliaso, e Andrea Sanvido, consigliere comunale di Lugano. Le sostituzioni sono state comunicate tramite una semplice quanto inconsueta e-mail, motivata da ‘ragioni strategiche’.

Mandato giunto a scadenza

I due membri del Cda non sono tuttavia stati scaricati perché avrebbero contrastato le direttive del Cantone. Ce lo conferma, interpellata dalla ‘Regione’, la stessa avvocata Clarissa Indemini. La ex presidente del Cda chiarisce che «il mio mandato era già giunto a scadenza lo scorso 30 giugno, poi è stato rinnovato tacitamente e provvisoriamente fino al termine del 2023. Nel frattempo, i subentranti sono stati individuati e sono entrati in carica. Lo statuto indica chiaramente il termine di 12 anni per il mandato di rappresentanza, quindi va bene così». Anzi, la scelta del Dipartimento del territorio, continua Indemini è «legittima e coerente. Trovo giusto che siano i nuovi rappresentanti del Cantone a mettere la firma sulle prossime decisioni essenziali per la costruzione della rete Tram-Treno e sulla nuova società. Non avrebbe senso che sia io, a fine mandato, a firmare i nuovi contratti».

Una decisione demandata all’assemblea

La ex presidente del Cda smentisce di aver votato contro le direttive del Cantone, assieme all’altro membro Andrea Bernasconi. In una recente seduta di Cda, occorreva affrontare una questione urgente, che ha imposto una serie di misure. «Io, come rappresentante del Cantone, assieme al mio collega e agli altri membri del Consiglio di amministrazione, le abbiamo discusse, ma il Cda, invece di procedere, ha deciso di indire un’assemblea straordinaria degli azionisti in programma il prossimo mercoledì 8 novembre, che sarà convocata proprio per ratificare il nuovo sviluppo della rete Tram-Treno», dice la ex presidente del Cda. In concomitanza con quella riunione, il Cantone ha ottenuto il consenso all’entrata in carica dei due sostituti, che nel frattempo aveva individuato. «Non capisco chi strumentalizza in ottica negativa queste sostituzioni. Se io mi sentissi in qualche modo silurata, non avrei problemi a confermarlo, ma non è vero. Anzi, io e Bernasconi abbiamo ricevuto due lettere di elogio da parte del Cantone per il lavoro che abbiamo svolto in questi 12 anni», spiega l’avvocata Indemini.

Bernasconi: ‘Capisco, ma l’e-mail...’

Anche l’ex vicesindaco di Agno, Andrea Bernasconi, conferma di essere venuto a conoscenza della comunicazione del Dipartimento, tramite una e-mail, «ma anche il mio mandato sarebbe terminato a fine anno, quindi è stata semplicemente anticipata la fine, per motivi strategici, affinché i nuovi membri abbiano il tempo di prepararsi alle future decisioni», osserva l’ex membro di Cda. Secondo Bernasconi, la comunicazione di interruzione del mandato, ricevuta tramite una e-mail, «non è stata delle più eleganti. D’altra parte, però, posso anche capire, la accetto. Sono stato in carica per ben 12 anni». Ora l’azionariato della società è così composto: in rappresentanza del Cantone, ci sono il presidente Roberto Citterio (Plr), l’avvocata e deputata in Gran Consiglio Sabrina Aldi (Lega dei ticinesi) e il consigliere comunale di Lugano Andrea Sanvido (Lega dei ticinesi). I due rappresentanti dei Comuni sono invece il municipale di Lugano Filippo Lombardi (Centro) e il sindaco di Caslano Emilio Taiana (Centro). In rappresentanza degli azionisti privati, nel Cda siedono il vicepresidente Jacopo Donati e l’avvocato Rossano Guggiari.

La delibera annullata anche dal Tf

Lo scenario non sembrerebbe quindi più quello del giugno 2021, quando il presidente del Cda Stefano Soldati lasciò la carica sbattendo la porta, a causa di una serie di disaccordi con il Cantone, riguardo alle regole sull’azionariato, al maggior peso cantonale all’interno del Consiglio d’amministrazione e per via della modifica giudicata tardiva dell’ordine del giorno di un’assemblea degli azionisti. In questi mesi, l’azienda parastatale è chiamata a risolvere la questione legata alla progettazione esecutiva della tappa prioritaria del Tram-Treno. Nei mesi scorsi, il Tribunale federale ha infatti respinto il ricorso del consorzio al quale il Consiglio di Stato aveva aggiudicato l’appalto. I giudici di Mon Répos hanno confermato la sentenza pubblicata dal Tribunale amministrativo cantonale (Tram), che nell’ottobre 2022 aveva annullato la delibera, dopo aver constatato “un’illecita modifica dell’offerta effettuata dopo il termine di presentazione del 24 novembre 2021”. Quella modifica, ossia la presentazione di due nuove referenze, in sostituzione di una referenza non idonea che era stata originariamente allegata in relazione alla persona designata quale specialista degli impianti di manutenzione ferroviaria è stata ritenuta illecita anche dai giudici di ultima istanza. Ricordiamo, inoltre, che il Tribunale amministrativo nel settembre 2021, aveva peraltro già annullato il primo bando di concorso.

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