Luganese

Nicolò Svizzero, parte l'inchiesta su Simonetta Perucchi Borsa

Dopo la condanna del 45enne per truffa, il Ministero pubblico avvia il procedimento penale nei confronti dell'avvocata e svolgerà tutti gli accertamenti

L’avvocata Simonetta Perucchi Borsa
(Ti-Press/Archivio)
29 settembre 2023
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La richiesta alla Procura di approfondire eventuali responsabilità penali dell’avvocata Simonetta Perucchi Borsa, che fa parte del Consiglio della magistratura, era stata fatta dalla Corte delle Assise Criminali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, nell’ambito della lettura della sentenza a carico di Nicolò Svizzero, lo scorso 13 settembre. Ora, interpellato dalla Regione, il Ministero pubblico ha confermato l’apertura di un procedimento penale a carico dell’avvocata luganese, riferendo che si provvederà a svolgere tutti gli approfondimenti del caso.

Un potenziale caso di riciclaggio

Un caso che era emerso pubblicamente proprio durante il processo nei confronti del 45enne italiano, che è stato condannato a sei anni di reclusione per truffa, una decina di giorni fa. Il giudice Pagnamenta aveva peraltro detto che non avrebbe potuto dare seguito alla richiesta di sequestro a carico dell’avvocata Perucchi Borsa richiesta dall’avvocato Emanuele Stauffer, legale di un accusatore privato. Il giudice aveva tuttavia invitato il Ministero pubblico a indagare, anche se la questione risale ormai al 2018, e andrà «in prescrizione tra meno di due anni». La Corte aveva parlato di un potenziale caso di riciclaggio.

Quei soldi transitati sul conto della legale

Il caso potrebbe avere rilevanza penale, perché riguarda il rimborso di una delle vittime del 45enne italiano. Una vittima che sarebbe stata risarcita attraverso il denaro prelevato da un’altra persona, che è stata truffata da Svizzero. La transazione di 4,5 milioni di euro è avvenuta nel giugno di cinque anni fa attraverso il conto dell’avvocata, senza che quest’ultima avesse verificato l’origine dei soldi. L'avvocato Emanuele Stauffer, che al processo, ha tutelato una vittima di Svizzero, un ingegnere e imprenditore padovano, che tra il 2010 e il 2018 è stato convinto a investire oltre 20 milioni di euro, che sono poi spariti. Una parte di questo denaro è stato invece utilizzato per risarcire un’altra vittima.

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