Monsignor Alain de Raemy scrive una lettera letta nelle chiese: ‘Vergine Maria, nostra Madre! Ogni abuso è una spada che trafigge il tuo cuore’
È un invito a riscoprire il Vangelo, il succo della lettera inviata a tutte le parrocchie ticinesi da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, dopo la bufera, neppure tanto improvvisa, abbattutasi sulla Chiesa cattolica svizzera. Il vescovo, nell'esordio del suo scritto indirizzato ai fedeli, accenna ai “fratelli più piccoli” a cui Gesù si rivolge affermando che “tutto quello che avete fatto a uno solo di loro l'avete fatto a me”.
Una parola che, secondo monsignor De Raemy, “risuona forte nel mio cuore in questi giorni”. Dopo “la tanta sofferenza che ci è stata rilevata questa settimana, provocata da altrettanta inaccettabile indifferenza e da molta colpevole violenza... E tutto questo proprio nella Chiesa!”. Poi, un accenno, che definiamo inopportuno, alla giustizia, scavalcando quella terrena per rivolgersi solo a quella divina: “Certo, unico è il Giudice che tutto sa. Unico è il Signore che tutto può”.
Ed è qui che arriva l'invito: “Il terremoto delle rivelazioni di tante mancanze e abusi di potere nei confronti dei più piccoli, delle persone bisognose di cura, degli innocenti, ci invita a riscoprire radicalmente il Vangelo di Cristo. Sì, perché basterebbe ascoltare Cristo: ‘Lo state facendo a me...!’. Peccato. Sì, peccato davvero!”.
De Raemy, parla poi di “giorni di commozione, di rabbia e forse anche di disperazione per l’immensurabile sofferenza di ogni persona vittima di abuso – bambini, giovani e adulti –, per i molti che sono stati manipolati e trascurati proprio dove avrebbero dovuto trovare rifugio e protezione, proprio dove avrebbero dovuto trovare il buon Samaritano...”.
Segue un ulteriore invito alla fede: “Signore, in ogni persona abusata ci sei tu! Signore, in ogni persona violentata e non ascoltata, ci sei tu!”. Uno stato d'animo che si concretizzerà giovedì 21 settembre, alle 20 a Giubiasco, in un momento di preghiera comune, come annunciato dall'amministratore apostolico: “Ci troveremo per pregare assieme; siete tutti invitati a partecipare! Avremo nel cuore tutte le persone che in un qualche modo sono state vittime di violenza. Ci ascolteremo a vicenda. Ci esorteremo gli uni con gli altri affinché ciò non accada più. Perché ci sia totale trasparenza. Per una vera giustizia. Non si può più tollerare questa inaccettabile situazione!”.
Un vescovo che annuncia anche una serie di visite: “Oltre a questo, vi verrò a trovare in ogni vicariato nelle prossime settimane. Il vostro parroco vi trasmetterà il mio invito e vi fornirà presto tutte le informazioni opportune. In quell'occasione, potremo condividere idee e confrontarci su questa tematica, per aiutarci a vicenda a cambiare le cose. Perché ogni persona che è stata vittima di abuso deve ricevere subito comprensione, aiuto, giustizia e riparazione”.
Infine la preghiera: “Vergine Maria, nostra Madre! Ogni abuso è una spada che trafigge il tuo cuore. Tu sei vittima con le vittime. Tu stai accanto agli innocenti. Prega per chi oggi deve ascoltare, denunciare ed aiutare. Prega per chi doveva ascoltare, denunciare ed aiutare. Prega per la conversione dei colpevoli. Prega per tutti, vivi e defunti, prega per tutti noi!”.