La nuova scuola aprirà il 3 ottobre a Locarno. Spazi in allestimento, iscrizioni aperte e una denuncia contro ignoti
Aprirà il prossimo 3 ottobre a Locarno l’Accademia ticinese di arti sceniche (Atas). Gli spazi in via Ballerini (nomen omen), al numero civico 13B, sono in allestimento. Il programma dei corsi è pronto: danza, teatro e musica i pilastri dell’istituto. Le preiscrizioni sono in corso e stanno dando buoni frutti. La direttrice Valentina Rampazzi, affiancata da Veronica Romerio e da Emanuele Rampazzi, ci racconta i primi passi, come pure una prima disavventura: l’attacco sferrato da un hacker al sito.
Ma procediamo con ordine. «Il principio base sul quale si fonda l’Atas è quello di rendere più ricca la vita delle persone, di giovani e adulti, perché secondo noi l’arte non è mai abbastanza – afferma Valentina Rampazzi –. L’obiettivo è riuscire a mettere in collegamento diverse discipline in un unico istituto, così da stimolare l’interazione tra i diversi settori, creando percorsi interdisciplinari. L’offerta di corsi è ampia e rivolta a tutti. Scegliendo di non porre limiti d’età, permettiamo a chiunque di sviluppare il proprio lato artistico. Ad esempio, anche chi è già adulto e non ha nessuna esperienza, può iniziare con la danza classica da principiante. Lo stesso dicasi per chi vuole imparare a suonare uno strumento musicale, salire sul palcoscenico per recitare o semplicemente attivare la sua coscienza artistica».
I docenti, in totale una decina, sono professionisti e per gli studenti è prevista la possibilità di sostenere esami che permettono di ottenere certificati di livello internazionale. «I nostri insegnanti sono riconosciuti dalla Royal Academy of dance di Londra e dal Trinity college sempre nella capitale inglese; riuscire a ottenere certificazioni di questo livello è sinonimo di qualità. La formazione vuole permettere agli iscritti di raggiungere i propri obiettivi. Sia che l’allievo voglia intraprendere una carriera professionale, sia che stia cercando un nuovo passatempo per tenersi in forma, noi lo accompagneremo lungo tutto il percorso. L’insegnamento sarà incentrato su una metodologia propositiva e costruttiva: siamo convinti che il benessere psicofisico sia una condizione necessaria all’apprendimento e, in termini più ampi, alla formazione di persone felici».
A poche settimane dall’apertura, fervono i lavori per preparare i locali che ospiteranno l’Atas. Sale di diverse dimensioni, pavimenti tecnici professionali (ancora da posare) ideali per ammortizzare i passi e preservare le articolazioni di danzatrici e danzatori, spazi insonorizzati per le lezioni di musica e, persino, uno studio di registrazione. Le vetrate parzialmente opache assicureranno luce naturale, trasparenza verso l’esterno e rispetto della privacy degli allievi. L’impianto di ventilazione forzata garantirà un ricircolo d’aria costante, per l’ossigenazione del fisico e della mente.
La struttura è stata studiata dall’architetto Michele Cutolo per ospitare nella stessa sede diverse discipline. «Offriamo pure la possibilità di affittare i locali, ma sempre per attività che rientrino nel contesto in cui si muove la scuola», precisa Emanuele Rampazzi.
«Inoltre – aggiunge la direttrice – siamo disponibili a collaborazioni con altri enti e istituti della regione, per portare un contributo sia nell’ambito di manifestazioni già affermate, sia per nuove proposte». Riscontri positivi sono giunti già prima della data d’apertura e gli iscritti finora sono una cinquantina. Informazioni sono sul sito ataslocarno.ch, attraverso il quale possono venir inoltrate pure le richieste per le preiscrizioni.
Avviare da zero una nuova scuola, che intende alloggiare sotto lo stesso tetto diverse discipline, non è un’impresa da poco. Ma con entusiasmo i promotori hanno superato i diversi ostacoli. Uno su tutti: l’attacco informatico subìto dal loro sito, ataslocarno.ch: «Siamo stati presi di mira in modo studiato e “silente” lo scorso 9 giugno e in quel periodo non ci siamo accorti di nulla – spiega l’intervistata –. Il peggio è arrivato nella settimana in cui abbiamo promosso la nostra Accademia nei diversi ordini scolastici tramite volantinaggio. Chi tramite i social apriva la nostra pagina, veniva reindirizzato verso siti “malevoli” (malware) con contenuti per adulti. Ovviamente voglio sperare che si sia trattato di un attacco casuale, non mirato contro di noi. Anche perché con la nostra attività non intendiamo fare ombra a nessuno». Dopo aver risolto il problema e messo in sicurezza il sito (ora ci si può navigare senza rischi), mercoledì scorso è stata sporta denuncia in polizia contro ignoti. «Il nostro tecnico ci ha informati che ci sono stati ancora alcuni tentativi di pirateria informatica contro di noi. In totale una trentina nel corso dell’ultima settimana. Ma siamo riusciti a sventarli tutti con le nuove misure di sicurezza adottate –. Devo confessare che questa vicenda ci ha lasciati basiti e ci scusiamo con tutti coloro che sono stati dirottati erroneamente attraverso la nostra pagina. Non siamo ancora aperti e ci auguriamo di non dare fastidio a nessuno. Anzi, la nostra Accademia promuove tra i suoi obiettivi la collaborazione con scuole e istituti di formazione nelle discipline artistiche di ogni tipologia. Per questo ritengo che dietro al “balletto con gli hacker” non ci sia la volontà di creare tensioni di nessuna entità».