È decollato l'ambizioso programma di miglioramento della qualità di vita tramite interventi mirati
Come tutti i progetti d'avanguardia, anche quello delle ‘Oasi’ di Vezia conteneva elementi ai limiti dell'utopico: riqualificare diversi punti del paese – una ventina – grazie soprattutto a donazioni o concessioni dei privati, o almeno con la partecipazione degli stessi. Il tutto con un nobile scopo: rendere questi luoghi più piacevoli da vivere. Ebbene, il programma ha conosciuto un tempo di gestazione, ma ora inizia a decollare. Già cinque progetti sono stati realizzati e altri sono sulla rampa di lancio.
Il programma delle Oasi, ricordiamo, verte su piccole-grandi cose: una panchina, una fontanella, un punto ombreggiato, un passaggio facile da percorrere a piedi o in bicicletta. Con questo spirito, nel giugno dell'anno scorso veniva lanciato il Laboratorio del villaggio. Una prima ticinese, coordinata da EspaceSuisse. Vi parteciparono una settantina di persone tra abitanti, aziende e proprietari immobiliari. Da quella mattinata di incontri e confronti uscirono gli spunti di riflessione, poi sintetizzati da EspaceSuisse nel progetto “20 Oasi per Vezia”. Tre i campi di intervento: il paesaggio, l’inclusività nello spazio pubblico e l’inclusività nella mobilità.
Un anno e mezzo non è passato invano. Le prime 5 Oasi sono infatti state realizzate, e per così dire “battezzate”. L’‘Oasi della pace’ è una panchina offerta dalla famiglia Valli Alberti in ricordo di Mauro, già attivo pure nella politica cittadina. Essa è posata sul terreno messo gentilmente a disposizione dall’Associazione Aila-Oil (Associazione italiana di Lugano per gli anziani Associazione Ospedale Italiano) in via San Martino. Sarà sicuramente apprezzata da chi si arrampica a piedi verso la zona delle ‘Bolle’.
L'Oasi dell'acqua è invece rappresentata da una fontana posata a valle di Villa Negroni-Morosini, in via Cassina, e offerta dall'Impresa Ennio Ferrari. Questo pregevole manufatto, già allacciato alla rete idrica, è stato inaugurato ieri, 7 settembre.
Ci sono poi le ‘Oasi storiche’. In questo caso l'intervento è stato soprattutto di tipo informativo. Presso la chiesa dell’Annunciazione della beata Vergine Maria, in collaborazione con il Consiglio parrocchiale è stato realizzato un breve resoconto storico, mentre presso l’Oratorio della Madonna delle Grazie in San Martino, stavolta col supporto del Patriziato, è stato realizzato un breve resoconto sulla storia della chiesa.
Infine, ecco l’Oasi ricreativa e l’Oasi delle fiabe. Precisamente, il tutto si trova presso le scuole elementari, e all’entrata della zona protetta del biotopo di San Martino: lì è stato posato un cartello con delle fiabe in formato audio “Fiabe al museo”, una collaborazione tra RSI-Radiotelevisione svizzera di lingua italiana e il Museo cantonale di storia naturale. E qui bisogna specificare che in tutte le Oasi è stata posizionata una targhetta con un QR Code, grazie al quale si possono ascoltare i file audio dei racconti.
Il Municipio si dice molto soddisfatto, anche se spera che pure il resto del programma si possa realizzare. Il municipale Alan Vismara, capo del progetto: «Sotto il cappello delle isole storiche abbiamo voluto valorizzare quello che già abbiamo la fortuna di avere a Vezia. Adesso stiamo lavorando a un altro progetto che coinvolge un ente privato, vale a dire l'Otaf (Opera ticinese per l'assistenza alla fanciullezza) ed è quello dei vivai diffusi. Vorremmo creare un piccolo vivaio diffuso, alberi che poi verranno collocati altrove. L'obiettivo è però quello di far vedere alla popolazione come potrebbe essere un’alberatura permanente, anche per creare quelle zone di ombra, con meno calore, di cui oggi si parla molto. Le idee sono sul tavolo: sicuramente arriveremo con un altro giro di ‘Oasi’».
Il Municipio rilancia dunque la palla ai suoi cittadini: sono benvenuti suggerimenti su dove potrebbe essere creata un'Oasi, inviando uno schizzo o scattando una foto; offrendosi, quali privati, di creare un'Oasi nella loro proprietà, definendo le modalità per usufruirne, o ancora patrocinando un'Oasi, sia in termini finanziari, sia della sua cura. A raccogliere le proposte, l’Ufficio tecnico comunale (utc@vezia.ch).