Ticino

Il Decs difende le vignette: ‘L'identità di genere va discussa’

Marina Carobbio: ‘L'agenda scolastica affronta il tema dei pregiudizi, e questo ne fa parte’. Berger (Decs): ‘Docenti pronti a rispondere agli allievi’

Marina Carobbio ed Emanuele Berger
(Ti-Press)
22 agosto 2023
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«L’identità di genere è un tema che la scuola deve affrontare. L’agenda scolastica quest’anno ha come tema lo sguardo, quindi i giudizi altri e la lotta alla discriminazione». Marina Carobbio, direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs), difende la scelta di inserire le vignette sul tema della fluidità e del cambio di sesso all’interno del diario scolastico, che lunedì verrà distribuito agli allievi di scuola media e (forse) a quelli di quinta elementare. Immagini che negli scorsi giorni hanno sollevato critiche e perplessità da più parti. «L’agenda scolastica è preparata da un gruppo interdipartimentale del Decs e del Dipartimento sanità e socialità. Sono persone professioniste del settore e al lavoro ha partecipato anche l’associazione Radix, che si occupa della prevenzione del benessere psichico».

La sua distribuzione nelle scuole medie non è in discussione

La sua distribuzione nelle scuole medie non è quindi in discussione. Discorso diverso per quanto riguarda le classi di quinta elementare, dove la competenza è comunale. Tresa ha già fatto sapere che non distribuirà il diario e altri Comuni, su spinta dei municipali della Lega dei ticinesi, ne parleranno questa settimana. «L’agenda è messa a disposizione dei Comuni, ma non c’è un obbligo di utilizzo – ha ricordato la direttrice del Decs –. Siamo comunque aperti a rispondere a eventuali domande». Quesiti sull’opportunità di trattare un tema così delicato nell’agenda scolastica che probabilmente arriveranno anche dalla Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio, che su invito del Plr potrebbe convocare la direzione del Decs già il prossimo 4 settembre. Sul tema, inoltre, è pendente un'interrogazione a firma del capogruppo del Centro Maurizio Agustoni e di Maddalena Ermotti-Lepori.

«All’interno dell’agenda l’argomento dell’identità di genere viene affrontato in maniera delicata. Nelle pagine non vengono date indicazioni e non è certo questo testo che da solo risponde a quesiti importanti come quello di cui stiamo parlando», ha spiegato Carobbio, durante la conferenza stampa di presentazione dell’anno scolastico 2023/24.

Docenti non coinvolti, ma pronti a eventuali domande degli allievi

In ogni caso, è stato più volte sottolineato durante l’incontro coi giornalisti, «i docenti sono pronti a rispondere a eventuali domande degli allievi. Anche perché possono contare su una rete di esperti ai quali rivolgersi in caso di necessità». Insegnanti che, però, non sono stati avvisati della scelta di inserire anche il tema dell’identità di genere nel diario scolastico. «Sono anni che l’agenda viene preparata con una collaborazione tra Decs e Dss – ha detto Emanule Berger, coordinatore del Decs e direttore della Divisione della scuola –. Non viene fatta una consultazione tra i docenti su cosa inserire. In ogni caso, come già detto, i docenti sono professionisti preparati anche a rispondere su questo tema».


Ti-Press
Le vignette contestate

 

L'anno scolastico 2023/24

Al via la sperimentazione sul superamento dei livelli

L’inizio dell’anno scolastico 2023/24 coincide anche con l’avvio della sperimentazione (della durata di due anni) del superamento dei corsi A e B nella scuola media. Un programma che seguiranno 369 allievi di sei sedi (Ambrì, Acquarossa, Bellinzona 2, Massagno, Caslano e Chiasso). «Si è arrivati a questo punto dopo un percorso lungo e numerose discussioni», ha detto Carobbio. «Chi mi ha preceduto (Manuele Bertoli, ndr) si è battuto per provare a capire se sia davvero necessario, come io credo, superare i livelli per garantire una scuola media al passo con i tempi. Il superamento dei livelli è condiviso da tutti, anche se con differenti visioni. Al termine di questa sperimentazione avremo gli elementi necessari per trarre le conclusioni».

Altro tema sul quale la neodirettrice del Decs vuole insistere è quello dell’ascolto. «Stiamo allestendo un progetto di ascolto che, anche tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, permetterà un rapporto franco diretto e partecipativo fra tutti gli attori del mondo scolastico», ha spiegato Carobbio. «I dettagli verranno presentati nelle prossime settimane, ma si tratta di un sistema strutturato di ascolto e raccolta di opinioni».

Partono le attività del Liceo Lugano 3

Il nuovo anno scolastico coincide anche con l’inizio dell’attività del Liceo Lugano 3. Il nuovo istituto – che accoglierà lunedì 540 allievi e 78 docenti – sarà ubicato provvisoriamente a Viganello fino al 2028, quando verrà ultimata la sede di Agno. «La creazione di un terzo liceo nel Luganese, che sarà il sesto a livello cantonale, è resa necessaria dal costante aumento di studenti e dalla necessità di ristrutturare le sedi attuali», ha spiegato Berger. A crescere è anche il numero di giovani che manifestano forme di disagio psichico. Per far fronte a questo fenomeno «è stato aperto un nuovo tavolo di dialogo tra Dipartimento dell’educazione e Dipartimento della sanità. Lo scopo – ha aggiunto il direttore della Divisione della scuola – è di migliorare la presa a carico di allievi con difficoltà».

In aumento il numero di contratti di tirocinio sottoscritti

Saranno invece 12mila i giovani che inizieranno o proseguiranno la formazione nei centri professionali. A soddisfare le autorità, come ha spiegato il direttore della Divisione professionale Paolo Colombo, è il numero di nuovi contratti finora sottoscritti: 1986, l’11% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «La campagna comunque non è finita – ha puntualizzato Colombo –, per i giovani interessati a questo percorso c’è tempo sino a fine ottobre e possono contare sull’aiuto del gruppo operativo di collocamento a tirocinio».

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